Gela. Tre medici e due tecnici oltre ai legali delle famiglie interessate dai procedimenti civili e a quelli del gruppo Eni. Una serie di operazioni peritali e sopralluoghi è andata in scena tra gli impianti della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.
Gli esperti nominati dal giudice Valentina Balbo sono entrati nello stabilimento della multinazionale per rispondere alle richieste maturate in giudizio. Si tratta, in sostanza, di circa sessanta procedimenti giudiziari avviati sul fronte dei danni da malformazioni neonatali.
Le attività effettuate si sono protratte per cinque ore ed hanno riguardato alcune aree della fabbrica, quelle ritenute più sensibili sul fronte dei procedimenti. L’esito delle verifiche si trasformerà in una serie di relazioni che serviranno a fare chiarezza intorno all’eventuale nesso di causalità tra le attività svolte in fabbrica e le patologie che hanno colpito diversi nuclei familiari.
Solo in questo modo, attraverso le verifiche sul campo, potranno essere acquisiti importanti dati tecnici.
