Case popolari: infiltrazioni d’acqua e famiglie esasperate
Gli abitanti, costretti a convivere con secchi e umidità, chiedono interventi urgenti e duraturi per riavere condizioni di vita dignitose e sicure.
Gela. In via Corrao Agostino, nel complesso residenziale denominato “Palazzo Alberto Moravia”il disagio è ormai diventato una condizione quotidiana. Al secondo piano, alcune famiglie vivono da mesi una situazione che definire drammatica non è esagerato: le infiltrazioni d’acqua hanno trasformato i soffitti in spugne, le pareti in superfici gonfie e scrostate, e le stanze in un percorso a ostacoli tra secchi, teli e pezze.
«Viviamo con i secchi in giro per casa, come se fosse normale. Ogni volta che piove è un incubo», racconta una residente Il suo appartamento, al secondo piano del palazzo 2, è uno dei più colpiti. L’acqua filtra dal soffitto, scorre lungo le pareti e si raccoglie sul pavimento.
Non si tratta di un caso isolato: anche altri appartamenti della stessa scala presentano problemi simili. «Abbiamo segnalato più volte la situazione – spiega – ma l’unica risposta che riceviamo sono piccoli rattoppi. Vengono, mettono un po’ di stucco o vernice, ma alla prima pioggia torna tutto come prima. Nessuno ha mai affrontato il problema alla radice.»
Secondo quanto raccontano i residenti, i tecnici dell’ente gestore delle case popolari (verosimilmente lo IACP o l’ente comunale competente) sono intervenuti più volte, ma sempre con soluzioni superficiali. «Abbiamo visto operai salire sul tetto, ma poi non succede nulla di concreto. Dicono che sistemeranno, ma la situazione peggiora di mese in mese», lamentano gli abitanti.
Le infiltrazioni, infatti, non provengono da singole perdite ma anche da un problema strutturale al tetto e al sistema di deflusso delle acque piovane. Il degrado dell’impermeabilizzazione e la mancanza di manutenzione ordinaria hanno reso gli interventi parziali inutili nel lungo periodo.
Gli inquilini delle case popolari di via Corrao Agostino non chiedono miracoli, ma interventi reali e duraturi. «Sappiamo che ci sono tante emergenze in città, ma vivere così è disumano», dice un padre di famiglia. «Siamo cittadini come tutti gli altri. Paghiamo le bollette, rispettiamo le regole, ma nessuno si occupa della nostra situazione.»
I residenti chiedono un intervento immediato per mettere in sicurezza il tetto del palazzo Alberto Moravia e per ripristinare le condizioni minime di vivibilità negli appartamenti colpiti. Ma soprattutto, invocano un piano di manutenzione programmata per evitare che la storia si ripeta.
«Non vogliamo più promesse – concludono – vogliamo i fatti. Una casa non è solo un tetto sopra la testa, è un diritto. E il diritto di vivere in un ambiente sano e sicuro dovrebbe valere per tutti.»
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