Gela. Quasi cinquanta chili di carne, sia di bovino che di coniglio, in condizioni di conservazione al limite. A scoprirli furono gli operatori del servizio veterinario dell’Asp durante un controllo effettuato all’interno di un supermercato di via Venezia.
Carne nera e in cattivo stato di conservazione. Adesso, per quei fatti, a processo sono finiti due responsabili del punto vendita. “Effettuando i controlli – hanno spiegato i tecnici intervenuti sul posto – ci accorgemmo di carne, sia confezionata che sfusa, in pessimo stato di conservazione. Alcune partite presentavano un colore nero. Altre, invece, decisamente verdastro. Venivano stoccate in maniera difforme dalla normativa in materia”.
Utilizzavano solfiti. Davanti al giudice Ersilia Guzzetta, rispondendo alle domande formulate dal pubblico ministero Pamela Cellura, i tecnici sentiti come testimoni hanno messo in luce ulteriori particolari di quella visita. “Prelevammo campioni da analizzare – hanno continuato – gli esiti degli esami confermarono la presenza di solfiti. Si tratta di sostanze che vengono utilizzate per mantenere il tipico colore rossastro della carne che, in questo modo, viene del tutto alterata”. Intanto, il giudice Guzzetta ha deciso il rinvio all’udienza del prossimo 20 febbraio: in quell’occasione, potrebbero essere sentiti gli stessi imputati.
Va precisato, visti i numerosi commenti giunti in redazione dai lettori, che questa catena di supermercati oggi non ha più punti vendita in città.
