Gela. L’emergenza è conclamata da tempo. A Palazzo di Città, non mancano solo gli atti finanziari ma c’è una carenza, pesante, di dirigenti. Le tensioni e le polemiche vibranti, montate proprio sulle procedure in atto per le criticità finanziarie, hanno dato riprova di come sia necessaria la presenza di un dirigente al bilancio che possa operare stabilmente e non ad interim (come invece sta facendo il segretario generale che ha avuto l’incarico anche di guidare il settore finanziario). Senza bilancio e in mancanza di strumenti approvati, il sindaco Lucio Greco ha dato mandato al settore risorse umane. Si tenterà la strada della chiamata a scavalco o a comando, da altre amministrazioni pubbliche. E’ stato predisposto un avviso destinato ad individuare un dirigente finanziario e due dirigenti tecnici. Verranno strutturati rapporti di lavoro a tempo determinato, per un anno, prorogabili per i successivi due anni. In sostanza, senza spazi di manovra per nuove assunzioni, si cercherà di arginare le carenze di organico prendendo in prestito da altri enti pubblici. Anzitutto, bisognerà capire se sulla scorta dell’avviso ci saranno riscontri da dirigenti interessati ad assumere incarichi molto delicati, soprattutto in questo frangente.
Negli atti, è lo stesso sindaco Greco a ribadire che c’è bisogno di individuare soluzioni davanti ad “una grave carenza di personale avente qualifica dirigenziale finanziaria e tecnica”. Nell’ultimo anno, hanno lasciato Palazzo di Città gli ormai ex dirigenti Grazia Cosentino, Fabio Filippino e Alberto Depetro, oltre al pensionamento dell’architetto Emanuele Tuccio. Tutti vuoti che senza atti finanziari sarà impossibile sanare con assunzioni a tempo indeterminato. La prima mossa, per ora, è cercare personale tra quello in forza ad altri enti.