Gela. Le carenze nell’organico comunale non sono per nulla una novità e anzi si sono acuite negli ultimi anni. Oggi, la situazione generale tende ad una soglia sempre inferiore. Negli uffici di Palazzo di Città manca personale e lo stesso vale nelle stanze dei dirigenti. Il dissesto è un vincolo, per ora inestricabile. A livello ministeriale, la risposta fornita al sindaco Di Stefano è stata tranchant: senza bilancio stabilmente riequilibrato non potrà concretizzarsi l’assunzione, per tre anni, di un dirigente. Il primo cittadino sta cercando di vagliare soluzioni praticabili e pare che l’incontro odierno con il sindaco di Caltagirone ha permesso di aprire una “finestra” sulla crisi del personale municipale. Dall’ente calatino infatti potrebbero arrivare due dirigenti in “prestito”, per dare un supporto.
Potrebbero essere a Palazzo di Città due volte a settimana, così da valutare le procedure più complesse, compresa quella per il bilancio stabilmente riequilibrato. Il nodo finanziario va risolto prima possibile e pure per questa ragione il sindaco Di Stefano sta percorrendo la via della convenzione con il Comune di Caltagirone, così da avere il supporto dei due dirigenti in “prestito”.