Gela. Non ha messo le mani nell’alterazione del carburante sequestrato all’interno della sua area di servizio, lungo la 117 bis. E’ arrivata l’assoluzione per Orazio Pisano. Il verdetto è stato pronunciato dal giudice Miriam D’Amore, nonostante la richiesta di condanna ad un anno di reclusione arrivata dal pm Pamela Cellura. I finanzieri sequestrarono una pompa per il rifornimento dei veicoli e una cisterna. Il carburante sarebbe stato miscelato violando la normativa in materia. La difesa, sostenuta dall’avvocato Carmelo Tuccio, ha però ripercorso quanto accaduto, sottolineando come le eventuali responsabilità fossero da addebitare ai passaggi precedenti all’arrivo del carico nell’area di servizio.
“Noi non possiamo intervenire nelle cisterne o nella gestione del carburante che arriva dalle raffinerie con ditte di trasporto private”, ha spiegato l’imputato. Una ricostruzione, quella della difesa, che ha convinto il giudice, tanto da farle emettere un verdetto favorevole al titolare dell’area di rifornimento.