Gela. I carabinieri del reparto territoriale, mercoledì, in occasione del venticinquesimo anniversario della morte, hanno commemorato il sacrificio del maresciallo ordinario medaglia d’oro al valore militare “alla memoria” Sebastiano D’Immè, ucciso in un conflitto a fuoco da due malviventi che avevano appena messo a segno una rapina. Il 6 luglio 1996, nel corso di un servizio antirapina, D’Immè, in forza al Nucleo operativo del gruppo carabinieri di Como, intercettava, a Locate Varesino, due pericolosi pregiudicati, armati di kalashnikov, che viaggiavano a bordo di una Fiat Croma di provenienza furtiva. Intuendo che i due, accortisi della sua presenza, si sarebbero dati alla fuga, li affrontò con eccezionale coraggio e determinazione. Nel violento conflitto a fuoco purtroppo veniva gravemente ferito e morì il giorno successivo all’ospedale di Varese. Il 18 maggio 1998 gli è stata conferita, alla memoria, la Medaglia d’oro al Valor militare con la seguente motivazione. “Addetto a nucleo operativo di Comando provinciale, nel corso di un predisposto servizio antirapina svolto unitamente a parigrado, intercettava due pericolosi pregiudicati a bordo di un’autovettura di provenienza furtiva. Percependo che gli stessi, avvedutisi di essere stati individuati, potessero sottrarsi al successivo controllo già predisposto con il concorso di personale di rinforzo, non esitava ad affrontare i malviventi, venendo però fatto segno a violenta azione di fuoco. Benché colpito in più parti del corpo, con eccezionale coraggio e non comune determinazione, replicava con l’arma in dotazione finché si accasciava esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio. Locate Varesino, 6 luglio 1996”.
Nella chiesa San Giovanni Evangelista di Macchitella, il cappellano militare della Legione Carabinieri Sicilia, don Salvatore Falzone, ha celebrato una santa messa di suffragio, alla quale hanno preso parte i familiari di Sebastiano, il colonnello Baldassare Daidone, comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta, il tenente colonnello Ivan Boracchia, comandante del Reparto territoriale dei Carabinieri, la cui caserma, dal 2010, è intitolata proprio a D’Immè, il sindaco Lucio Greco, i carabinieri delle stazioni di Riesi, Mazzarino, Butera, Niscemi, Gela e i carabinieri in congedo dell’associazione nazionale. La semplice ma toccante cerimonia si è conclusa nel cimitero, sulle note del silenzio intonate da un trombettiere della fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, davanti al monumento funebre, dove riposano le spoglie mortali dell’eroe.