Gela. A seguito di quanto accaduto oggi in contrada Brucazzi, con tanti cittadini costretti ad andare via dopo che si erano presentati per sottoporsi allo screening voluto dalla Regione e destinato agli alunni delle seconde e terze medie e delle superiori, il sindaco Lucio Greco, gli assessori alla salute e all’istruzione, Nadia Gnoffo e Cristian Malluzzo, precisano alcuni aspetti, insieme ai vertici Asp e al dottor Alfonso Cirrone Cipolla. Annunciano che si sta già predisponendo un nuovo calendario per quanti, dopo ore di attesa, oggi non hanno potuto fare il tampone. “In città – spiegano – era l’ultimo di quattro giorni di screening, quello dal 22 al 26 gennaio, voluto da noi, quando abbiamo ricevuto la circolare dell’assessorato regionale alla sanità che chiedeva alle Asp di continuare a fare i tamponi in vista della riapertura anche delle scuole superiori, l’8 febbraio. Abbiamo subito fatto notare che un giorno era troppo poco per una realtà come quella di Gela, che conta circa 7000 alunni alle superiori e che, con i docenti e il personale Ata, arriva a quasi 8500 unità. Ci è stato risposto che le modalità dello screening erano state decise dalla Regione, che aveva chiesto che venissero eseguiti 500 tamponi in ogni città e che i risultati venissero comunicati entro le ore 17. Temevamo, dunque, quello che si è verificato, perché è impossibile trattare Gela alla stregua di altri Comuni più piccoli, ma le linee guida erano ben precise. Ci dispiace per quello che è accaduto, ma ci siamo subito attivati e possiamo già annunciare che il prossimo week end, da venerdì a domenica, si terranno altre tre giornate di screening, sempre in contrada Brucazzi, con la speranza che il numero dei partecipanti sia importante come quello di oggi”. I tamponi eseguiti questa mattina e nel pomeriggio sono stati 629, con 4 positivi rilevati di cui 2 alunni e 2 docenti. La città, dunque, ha ampiamente risposto all’appello alla partecipazione, ma ci si è trovati impreparati sia a causa delle direttive regionali che dei numeri decisamente più bassi dello screening effettuato dal 22 al 26 gennaio. Ad analizzare i numeri è proprio il dottor Cirrone Cipolla. “Venerdì 22 gennaio siamo partiti con 350 tamponi, sabato siamo scesi a 240 e domenica addirittura a 130, un’affluenza bassissima. Tra lunedì e martedì, ne abbiamo eseguiti 460, a fronte dei 629 solo di oggi. Sicuramente siamo felici di questa partecipazione, che ci ha permesso di analizzare 1810 tra alunni, docenti e Ata, e siamo pronti, vista la richiesta dell’amministrazione, a continuare a fare la nostra parte il prossimo week end, perchè Gela merita senz’altro un’attenzione particolare. L’assessore Malluzzo concorderà con i dirigenti degli istituti di secondo grado le modalità e ce le comunicherà, in modo che questa volta non ci siano problemi di disorganizzazione”.
“Siamo stati titubanti fin dal primo momento – aggiunge il sindaco Greco – quando abbiamo ricevuto la circolare dell’assessorato regionale. Di certo, oggi servivano più medici, più infermieri e più postazioni per evitare ore di attesa a quanti si sono messi in fila per fare il loro dovere. Questa pandemia ci ha causato tanti problemi, economici, sociali, sanitari, psicologici e anche politici, ha scombussolato le nostre vite e i cittadini hanno bisogno di sapere che possono fidarsi ciecamente di chi li guida. Se questo rapporto di fiducia viene compromesso, la collaborazione viene meno e tutto si vanifica e la non perfetta organizzazione di questa giornata temo possa avere proprio l’effetto di generare sfiducia nei gelesi, che in un momento come questo, invece, hanno bisogno di vedere che le istituzioni sono all’altezza del proprio ruolo”.