Caos sull’avvio del “codice rosa”, il procuratore smentisce il manager dell’Asp

 
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Gela. L’avvio del “codice rosa” presso il Pronto soccorso del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele ha fatto scoppiare un incidente diplomatico, tutto al femminile, tra il procuratore, Lucia Lotti, e il manager dell’Asp, Ida Grossi.

Secondo il direttore generale dell’azienda ospedaliera “è stato avviato un iter per l’attivazione del codice rosa con la collaborazione del procuratore. Grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa – aggiunge – sarà possibile garantire un’assistenza dedicata alle donne e uno staff dedicato”.

Secca la replica del procuratore. “Quanto prospettato è senz’altro di grande interesse e sarebbe certamente di ausilio per il nostro lavoro – incalza Lucia Lotti – anche tenuto conto dell’impegno costante di questo ufficio e della polizia giudiziaria nel delicato settore.

Corre l’obbligo, tuttavia, di precisare che nessun contatto riguardante il tema in questione è stato preso dalla direzione sanitaria del presidio gelese o da altre autorità con la procura della repubblica e che nessun protocollo è stato posto all’attenzione”.

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