Gela. Una mattinata di caos a Palazzo di Città. Decine di cittadini gelesi hanno letteralmente “assediato” i corridoi dell’ufficio Tributi, chiedendo spiegazioni sui bollettini IMU e Tasi relativi al 2019, recapitati nelle ultime ore.
Il problema di fondo che molti cittadini hanno rimarcato è che molti degli avvisi farebbero riferimento al pagamento dell’imposta sulla prima casa, nonostante questa sia stata abolita anni prima. Ad altri cittadini sarebbero invece arrivati importi spropositati o riferimenti a immobili che non possiedono più da tempo.
È evidente dunque che ci sia stato qualche disguido al momento dell’emissione dei bollettini, recapitati nelle case dei gelesi da un’agenzia privata a cui il Comune si è affidato per le spedizioni. Di fronte alla pressione della protesta, il sindaco ha preso posizione: “Comprendo il disagio dei cittadini. Faremo chiarezza sugli errori e provvederemo a sistemarli in tempi rapidi – ha detto il primo cittadino – Nessuno deve sentirsi danneggiato da un disguido tecnico”.
La situazione evidenzia un problema nella gestione delle comunicazioni tributarie, che rischia di minare ulteriormente il rapporto di fiducia tra Comune e cittadini. Il sindaco comunque prova a rasserenare gli animi, qualsiasi tipo di errore verrà evidenziato verrà sistemato in tempi celeri.
Sindaco nuovo = problemi vecchi . Quando c’è da incassare si inventano qualsiasi tassa pur di racimolare qualcosa per ripianare vecchi debiti . Faccia chiarezza al più presto , altrimenti si dimetta .