Gela. La cannabis light, in città, scende in campo a sostegno della campagna di vaccinazione anti covid. Obiettivo è alleviare gli eventuali fastidi tipici della post somministrazione. L’idea è di Rete canapa Sicilia, associazione presieduta da David Melfa, che opera a Montelungo anche per la produzione di erbe officinali, pronta ad omaggiare la cannabis light a chi si vaccina.
L’iniziativa di Rete canapa Sicilia si ispira al progetto avviato a Milano, dove viene proposta la marijuana di cittadinanza. “A Gela – aggiunge David Melfa – vorremo proporre in omaggio la cannabis light per fare conoscere le sue proprietà. Naturalmente la nostra iniziativa necessita del benestare dell’Asp di Caltanissetta”.
L’associazione Rete Canapa Sicilia è in espansione e vanta l’adesione di avvocati, architetti, agronomi, un consulente fiscale, un metalmeccanico, imprenditori, medici, professori, e un barcaiolo.
“Cerchiamo di contribuire ad accrescere il desiderio di riappropriarci della nostra esistenza iniziando rivalutando le bellezze naturali che la nostra terra offre – conclude David Melfa – Montelungo è luogo ideale di promozione della natura, nei suoi molteplici aspetti. Basterebbe cominciare a salvaguardare il parco educando gli incivili e avviando una campagna di bonifica. Noi stiamo pensando anche ad una giornata ecologica tra i sentieri”.
La cannabis light, come sottolinea Rete Canapa Sicilia ha grandi vantaggi e, nella fase successiva al vaccino sarebbe ideale ad alleviare problemi di stanchezza o infiammazioni. “L’uso più semplice della cannabis light – conclude David Melfa – è una tisana o gocce preparate in laboratori specializzati. Non parliamo di medicinale ma di uso topico e cosmetico con proprietà riconosciute”.
L’associazione Rete Canapa Sicilia ha deciso di costituirsi in ente di promozione sociale no profit. Una campagna di richiesta di adesioni è in corso e prevede l’inserimento di nuove figure professionali legate dall’interesse del territorio, punto trainante di ogni iniziativa sociale.
E c’è chi si vende per un caffè, chi per un piatto di lenticchie e chi per la cannabis. Che pena.