Cane morto davanti il tribunale, non si esclude un messaggio intimidatorio

 
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Gela. Potrebbe trattarsi di un atto intimidatorio il rinvenimento di un cane morto all’ingresso del tribunale di contrada Giardinelli.

La carcassa del quattro zampe è stata segnalata dai metronotte della Ksm impegnati nei controlli notturni, mentre quelli della società Etna Police si occupano della sicurezza del palazzo di giustizia.

La ricostruzione dei fatti. Intorno alle 5,30 un vigilantes ha notato la presenza dell’animale esanime. Un fatto che non è passato inosservato. Sul posto, in verità, erano già arrivati gli agenti del locale commissariato di Polizia coordinati da Francesco Marino. Le indagini sono attualmente in corso e mirano a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Secondo le prime indiscrezioni pare che il cane fosse annegato. Lo stesso infatti sarebbe completamente bagnato.

Le immagini catturate dal sistema di videosorveglianza sarebbero state acquisite dagli inquirenti e passate al setaccio. Al momento non trapelano ulteriori indiscrezioni. Non si esclude nemmeno che si tratti di un cane randagio morto casualmente proprio davanti il tribunale. 

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