Gela. Si dice spesso che sul bagnato ci piove. E non c’è veramente pace per lo stadio Vincenzo Presti. Prima la segnalazione anonima, poi la chiusura, i lavori, la commissione che non si riunisce e tutte le polemiche che ne conseguono. Il colpo di grazia arriva dal maltempo. Lo stadio è chiuso. Sembra che il violento temporale di ieri mattina abbia allagato alcuni locali sottostanti la tribuna, provocandone la chiusura.
La squadra ha trovato non solo il campo chiuso ma persino il lucchetto cambiato. L’assessore allo Sport Valentino Granvillano ha comunicato che in questi giorni il Gela dovrà allenarsi al Mattei di Macchitella. Ovvio che in queste condizioni parlare di agibilità, commissioni di vigilanza etc. appare persino superfluo. Gela-Cittanovese si giocherà ancora al Dino Liotta di Licata.
La società sta pagando un prezzo molto alto per colpe non proprie. E qualsiasi proclamo, promessa di intervento, tempi annunciati, non ha trovato nessuno riscontro nei fatti. I fatti sono che il Gela non usa il proprio stadio per gare ufficiali da febbraio scorso. E nessuno se ne assume le responsabilità. Ora anche l’allagamento… mancava solo quello.
Vergognoso comportamento del sindaco e della sua giunta. Gela amministrata da gente inadeguata, impreparata e indegna. Da questo episodio increscioso, ma anche da altri ben più gravi che danneggiano il tessuto sociale ed economico del paese, i gelesi dovrebbero capire che è giunto il momento di essere propositivi e non piangersi addosso. Bisogna costituire movimenti, associazioni e organizzazioni che operano per il bene della collettività, bypassando questi politici approssimativi, privi di senso civico e “parvenu” dell’ultima ora che non hanno il minimo senso del pudore e ritegno.