Gela. Un campeggiatore cinquantenne è stato denunciato dai carabinieri per avere sparato ad un cane randagio. L’uomo, non ha esitato a impugnare il suo fucile per cercare di uccidere il quattro zampe che avrebbe avuto la colpa di avere aggredito un gatto.
Il cane è rimasto gravemente ferito da uno dei colpi esplosi dalla doppietta. Un proiettile ha colpito lo sfortunato randagio che si è accasciato sul suolo prima di essere recuperato da una donna che risiede nella frazione balneare. L’episodio si è verificato, ieri, in un campeggio di contrada Manfria. Il cane è stato trasferito dagli addetti della ditta Ambiente Italia, che si occupa del recupero dei randagi in città, e trasferito prontamente in un canile di Caltanissetta dove sarà sottoposto alle cure del caso. Sono stati sollecitati i veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale che potrebbero intervenire chirurgicamente per sottrarre il randagio al suo tragico destino per le gravi ferite riportate. La donna ha segnalato l’episodio ai volontari animalisti dell’Oipa, coordinati da Francesca Collodoro, la quale ha sporto denuncia ai militari dell’arma. I carabinieri si sono portati sul posto e denunciato il cinquantenne. L’uomo avrebbe ammesso agli inquirenti di avere sparato al cane perché lo stesso infastidiva alcuni gatti. Una versione dei fatti che non ha impedito ai carabinieri di denunciare il campeggiatore cinquantenne il quale dovrà rispondere di tentata uccisione di un cane, spari in luogo pubblico e porto abusivo di arma da fuoco. Gli inquirenti hanno appurato che il campeggiatore ha sparato con un fucile calibro 12. “Siamo stati avvisati da una residente di Manfria – spiega Francesca Collodoro – Si tratta di una donna che da mesi accudisce lo sfortunato cane. Era incredula e allo stesso tempo preoccupata. Ha riferito di avere sentito diversi colpi di arma da fuoco prima di accorgersi che il randagio fosse stato gravemente ferito. Grazie al tempestivo intervento dei carabinieri è stato possibile denunciare il campeggiatore. Speriamo solo che il cane riesca a sopravvivere. Quando sono arrivati i suoi soccorritori era in fin di vita”.
