Gela. “Ci vuole perlomeno la protezione civile. In campagna, il fenomeno dei furti ci sta costando tantissimo da un punto di vista economico”.
Furti in continuazione. Il direttore del consorzio di bonifica di via Marconi Vincenzo Caruso punta il dito contro i continui raid che non lasciano scampo neanche ai mezzi utilizzati dagli operatori del consorzio. “Il fenomeno ha dimensioni, almeno per noi, rilevanti – continua – non si riescono ad arginare i furti e, per questa ragione, già negli scorsi mesi, avevo allertato la prefettura”.
I contatori “aggiustati”. Ma il peso economico per un consorzio di bonifica già in difficoltà a causa dei mancati trasferimenti regionali si rafforza davanti a consumi d’acqua “aggiustati”. “Oramai – spiega – l’ultima frontiera dei ladri è diventata la manomissione dei contatori. Vengono limate le alette che servono a garantire l’efficienza del contagiri e, quindi, i consumi sono registrati in misura minore rispetto a quelli effettivi. Praticamente, noi garantiamo l’acqua che altri rubano senza pagare un euro”. Il direttore, quindi, ritorna a chiedere un maggiore controllo nelle aree rurali. “A questo punto – conclude – temo proprio che esista una sorta di organizzazione parallela capace di prendere d’assedio tutte le aree rurali di questa zona”.
