Camere ad ore per amanti fugaci, spopola il “mordi e fuggi” del sesso

 
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Gela. E’ in voga ma solo tra i clienti abitudinali. Quelli non menzionati dalle associazioni degli albergatori. Non sono dei veri e propri turisti ma fanno parte a una stretta cerchia di persone che si identificano nel cosiddetto metodo “Mordi e fuggi”, divenuto un vero “must” degli albergatori locali.

Si tratta della cosiddetta prenotazione fuoribordo. Quella che deve garantire riservatezza e soprattutto la privacy degli ospiti. Una vera e propria opzione volutamente omessa nel booking. Il pacchetto non comprende alcun servizio extra. Gli ospiti, in genere, sono delle vere e proprie mosche bianche e non frequentano del tutto la struttura alberghiera. Concentrano la loro permanenza all’interno delle camere, utilizzandone appieno il confort. Sono persone quasi sconosciute per gli addetti della reception ma non per gli addetti alle camere e soprattutto ai gestori. Per soddisfare le richieste dei clienti, gli albergatori, infatti, si sono attrezzati fornendo servizi esclusivi che vanno dal pagamento on-line, che evita l’attesa e il passaggio dalla hall dei clienti, agli accessi secondari. Nonostante tutti gli accorgimenti del caso, la curiosità del personale e di alcuni gestori di conoscere i protagonisti delle coppie segrete ha finito col rendere quasi pubblica la prenotazione ribattezzata col termine “Mordi e fuggi” proprio dagli addetti ai lavori. I clienti che sembrano gradire il servizio, soprattutto per la privacy delle loro “scappatelle”, potrebbero storcere il naso. I conoscitori del “Mordi e fuggi” sono per lo più liberi professionisti, agenti di commercio e casalinghe. Non mancano le coppie etero ma il numero più alto di prenotazioni sarebbero effettuate da gay, appartenenti in prevalenza al gentil sesso. Dei loro ospiti si sa ben poco. Con certezza si può affermare che pretendono solo camere matrimoniali, dotate di bagno e in prossimità delle uscite di sicurezza. Sarebbero queste le vie d’accesso preferite dagli amanti misteriosi. Il prezzo, poche ore negli orari più disparati, si aggirerebbe intorno alle 50 euro. C’è, comunque, chi è disposto a sborsarne anche il doppio. Naturalmente, il pagamento effettuato viene regolarmente fatturato e inserito alla voce servizi. In città sarebbero molte le strutture ricettive coinvolte che, per ovvie ragioni, preferiscono fare parte in quella lista preferenziale dell’anonimato.

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