Caldo: Schifani emette ordinanza per i lavoratori, Procivis e pediatri invitano alla cautela
Da oggi entra in vigore l’ordinanza Schifani, valida fino al 31 agosto, che blocca le attività agricole, edili, florovivaistiche e nelle cave dalle 12.30 alle 16, per tutelare i lavoratori.La protezione civile e i pediatri invitano alla massima cautela.

Gela. In Sicilia è arrivato il caldo, anzi il caldissimo, come lo definisce la Protezione Civile Procivis di Gela che già dalla scorsa settimana ha iniziato gli interventi di soccorso a causa di malori dovuti alle alte temperature.
Insieme ai pediatri la Procivis lancia un appello alla prudenza. Le temperature estreme che stanno colpendo l’isola rappresentano un rischio concreto per la salute, in particolare per bambini, anziani e lavoratori esposti al sole.
La Protezione Civile regionale invita a non sottovalutare il caldo, anche quando si è in buona salute:
“Con temperature sopra i 38°C e umidità elevata, il corpo umano fatica a termoregolarsi. Serve cautela, idratazione e attenzione verso le persone più fragili.” Dichiara il presidente Luca Cattuti. Le autorità locali raccomandano di: Limitare le attività fisiche intense. Rinfrescare gli ambienti domestici. Controllare anziani soli o malati cronici. Seguire gli aggiornamenti meteo e le allerte sul sito della Protezione Civile
Proprio per fronteggiare questa emergenza climatica, da giovedì 27 giugno entra in vigore l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che impone lo stop alle attività all’aperto dalle 12.30 alle 16.00, fino al 31 agosto.
Il provvedimento riguarda:Aziende agricole, Florovivaisti, Cantieri edili e affini, Cave e attività estrattive. Una misura necessaria per tutelare la salute dei lavoratori, riducendo il rischio di colpi di calore, disidratazione e malori, sempre più frequenti nei mesi estivi.
Mentre i lavoratori sono al centro dell’ordinanza, i pediatri non smettono di ricordare che i bambini sono tra i soggetti più a rischio. A lanciare l’allarme è il dottor Antonio Rinciani .
“Il sistema di regolazione della temperatura nei bambini è immaturo- dichiara il pediatra- Si disidratano più facilmente, e un’esposizione al sole anche breve può causare conseguenze serie.Tenere i bambini all’ombra o in ambienti freschi, evitando le uscite tra le 11.00 e le 17.00, Offrire acqua frequentemente, anche se non la chiedono.Vestirli con abiti chiari, leggeri e traspiranti. Usare cappellini, occhiali da sole e protezione solare non solo in spiaggia, ma ogni volta che si esce di casa sono alcuni degli accorgimenti che possono realmente fare la differenza" conclude Rinciani.