Gela. Il rito del caffè al bar, simbolo della quotidianità italiana, sta diventando sempre più costoso. Nel 2025, il prezzo medio di una tazzina ha raggiunto 1,20 euro, un aumento che incide sulle abitudini degli italiani, grandi consumatori di espresso: ogni anno nel nostro Paese si bevono circa 6 miliardi di tazzine.
Non solo il caffè, ma l’intera colazione al bar è diventata più costosa. Per cappuccino e cornetto si arriva a 2,70 euro in media, rendendo questo piccolo piacere quotidiano meno accessibile per molti. Se prima concedersi un secondo caffè era un’abitudine per tanti, ora sta diventando un lusso.
L’incremento dei prezzi è dovuto a diversi fattori come spiega paolo armando grimaldi, presidente della fipe confcommercio. Il costo del caffè verde è cresciuto a causa di difficoltà nella produzione e nell’esportazione dai principali Paesi produttori, come Brasile e Colombia. Il prezzo dell’energia elettrica e del gas ha avuto un impatto significativo sui costi di gestione di bar e locali. Infine l’aumento generale del costo della vita ha portato a una crescita dei prezzi in diversi settori, compresa la ristorazione. Nonostante il rialzo dei prezzi, il caffè resta un rituale irrinunciabile per milioni di italiani. Tuttavia, c’è chi sta cambiando abitudini: sempre più persone optano per la moka a casa o per il caffè in cialde e capsule, cercando alternative più economiche.
Riuscirà il classico espresso al bar a resistere a questa tendenza? Di certo, con questi prezzi, il piacere del caffè rischia di diventare un lusso per pochi.