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Butera ospita un capolavoro inimmaginabile | La Chiesa Madre San Tommaso e il mistero dietro la pala rinascimentale

Scopri la chiesa madre di San Tommaso a Butera: facciata gotica, pala di Paladini e un misterioso bassorilievo araldico da svelare.

A cura di Redazione
06 luglio 2025 11:00
Butera ospita un capolavoro inimmaginabile | La Chiesa Madre San Tommaso e il mistero dietro la pala rinascimentale - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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La Chiesa

Nel cuore di Butera, s'innalza la maestosa Chiesa Madre di San Tommaso Apostolo, eretta tra il XII e il XVI secolo e simbolo del legame secolare tra fede, arte e comunità. Spesso definita “fortezza di pietra”, questa chiesa, a croce latina e navata unica, porta in facciata lo stemma papale e dettagli architettonici che richiamano lo stile catalano‑gotico — tra i pochi esempi in provincia. All’interno giacciono capolavori rinascimentali, come la pala dell’Assunzione della Madonna di Filippo Paladini (XVI secolo), la cui luce caravaggesca sorprende persino i visitatori più abituati 

Arte, misteri e curiosità tra le navate

L’interno della chiesa ammalia con affreschi di Domenico Provenzano, raffiguranti scene bibliche come la Trasfigurazione e la Resurrezione di Lazzaro, e con l’altare maggiore in marmi policromi e alabastro — veri gioielli di arte sacra. Tra le curiosità, una croce di Limoges in smalto del XII secolo, strumento di devozione pregiato e raro nell’Italia meridionale. Ma il segreto più sorprendente è scolpito sui capitelli del portale d’ingresso: si narra che tra intrecci floreali e simbolismi bizantini sia nascosto un bassorilievo raffigurante uno scorpione, emblema araldico medievale riconducibile alla casata dei Santapau, antichi signori del luogo — un richiamo all’eredità nobile che un tempo governava Butera.

Curiosità

Un’epigrafe marmorea riporta che nel 1633 furono trasferite alla chiesa dalla precedente sede di San Giovanni Battista numerose reliquie, tra cui la testa di Santa Sofia, un braccio di San Callisto, e altre ossa sacre, testimonianza tangibile della ricchezza spirituale della comunità buterese.

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