Gela. I canali di approvvigionamento della cocaina, che poi arrivava in città, controllati anche da quattro gelesi, compreso un giovane, minore all’epoca dei fatti. Una vera e propria organizzazione, per i pm della Dda di Caltanissetta e per i carabinieri del reparto territoriale e quelli del comando provinciale. L’inchiesta “Cruis” si è estesa a diverse regioni, anche nel Nord Italia. Tra gli arrestati, ci sono i gelesi Crocifisso Di Gennaro e Vincenzo Cannizzo. Coinvolti anche R.M. (obbligo di presentazione alla polizia giudiziara) e un minorenne. L’indagine è stata coordinata anche dai pm della procura minorile nissena. Il business avrebbe garantito entrate fino a quarantamila euro al mese. I provvedimenti cautelari sono scattati anche per Almarin Tushja, Giuseppe Agatino Barbagallo, Antonio Santonocito e tre minorenni.
Il 24 maggio il tribunale del Riesame di Caltanissetta, presidente Salvatore Catalano, ha annullato l’ordinanza che di fatto fa cessare qualsiasi misura cautelare nei confronti di R. M.
complimenti alle forze dell’ordine bravi