Bufera nell’Udc, Morselli: Robilatte alla Ghelas senza nessuna intesa

 
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Gela. La spaccatura nell’Udc è evidente. La nomina di Peppe Robilatte alla Ghelas non è il risultato di una scelta unanime dentro il partito. Lo conferma una nota della coordinatrice cittadina Romina Morselli.

“La proposta politica lanciata un anno fa dall’esecutivo cittadino dell’Udc – dice la Morselli –  volta ad avviare un processo di cambiamento radicale del modo di far politica nella nostra città, è passata in campagna elettorale agli occhi dei cittadini, come la più rispondente al concetto di “Politica” e di gestione della cosa pubblica nel sentire comune. Metodi e facce nuove, partecipazione dei militanti e condivisione collegiale delle scelte, sono state, nel corso della campagna elettorale  e nell’ultimo periodo, le linee direttrici dell’azione politica dell’Udc in città”.

Caso Ghelas. “In un clima politico generale, in cui nessuno (o quasi) si dimette, in cui l’attaccamento alla poltrona, l’istinto di conservazione e la richiesta di prebende a garanzia della propria personale carriera politica sono i comportamenti abituali, oggi, tanti dei nostri militanti e simpatizzanti, che non comprendono le ragioni di tale scelta, perché non partecipata e condivisa, chiedono che l’esperienza del nostro partito e dei suoi organismi dirigenti, non possa essere licenziata, dispersa e sostituita, semplicemente, da una logica autoreferenziale di qualche suo componente, che non tenga conto del ruolo politico che l’Udc dovrà svolgere nel prossimo futuro in città”.

“Io stessa – insiste la Morselli – nel lamentare un assoluto difetto di partecipazione a siffatta scelta, faccio fatica a sostenere la logica del “primato della politica per il bene comune”, l’indispensabilità di momenti partecipati, l’importanza della programmazione specie se il tema cruciale è quello di costruire, ad  un anno dalla scadenza dell’attuale consiliatura, per   una  nuova alleanza con la maggioranza di governo della città, rispetto alla quale si è sempre avuta una costruttiva capacità di opposizione. Pertanto, nessuna proposta di programmazione di un nuovo corso politico dell’Udc in città può, pertanto, a nostro avviso, prescindere da questa decisa, sostanziale e sentita riflessione interna”.

Forti del nostro autonomismo, della nostra libertà non accetteremo soluzioni che si prestino ad interpretazioni che possano danneggiare l’immagine dell’Udc di Gela”.

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