Bozzetti, marmi e bronzi | Il Museo Tripisciano e le sue incredibili opere

Scopri il Museo Tripisciano a Caltanissetta: una gipsoteca unica con bozzetti, marmi e bronzi che svelano curiosità e arte neoclassica.

A cura di Redazione
27 giugno 2025 15:00
Bozzetti, marmi e bronzi | Il Museo Tripisciano e le sue incredibili opere  - Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
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Il museo

La scoperta del Museo Tripisciano, cuore artistico di Caltanissetta, può sembrare un evento recente ma nasconde un fascino antico e sorprendente. Situato all’interno del prestigioso Palazzo Moncada, l’esposizione raccoglie 71 opere in gesso, diverse statue in marmo e bronzo donate dallo scultore nisseno Michele Tripisciano alla sua città natale  L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 2010, trasformando la gipsoteca – luogo raro nel panorama nazionale – in un vero e proprio scrigno del neoclassicismo italiano. È interessante sapere che, nonostante le sale siano quattro, molte opere rimangono ancora nei magazzini, pronte per arricchire futuri allestimenti. Ecco cosa rende questo museo una gemma imperdibile.

Capolavori: il genio di tripisciano sotto i riflettori

Il percorso del museo segue cronologicamente l’evoluzione artistica di Tripisciano: si parte dalla Sala del Belli, con bozzetti che anticipano la statua che oggi si trova a Roma, si passa per la Sala degli Oratori, fino alla Sala dell’Orfeo, dove spicca l’omonimo gruppo scultoreo in marmo del 1898 . Un’attenzione particolare merita la galleria civica all’interno delle esposizioni, che ospita anche le opere del suo coevo Giuseppe Frattallone – per certi versi meno noto, ma di grande pregio. Il confronto tra gessi, marmi e bronzi permette di apprezzare la maestria tecnica e la sensibilità espressiva dello scultore, espressione fulgida del modello neoclassico, tramandato da Roma all’Italia intera.

Curiosità

Una curiosità sorprendente? Vittorio Sgarbi, celebre critico d’arte, l’ha definita “uno scrigno prezioso perché conserva tutto il lavoro preparatorio di uno scultore”, tanto da renderla unica in Italia per completezza. Inoltre, una sala denominata “Sala degli Angeli” ospita una versione in marmo dell’Orfeo, recentemente prestata a una mostra sul Liberty a Reggio Emilia. L’esperienza non è solo estetica, ma anche emotiva: percorrere le quattro sale significa entrare nell’intimità creativa di Tripisciano, toccando con mano i bozzetti originali, le sculture definitive e la loro potenza simbolica, fra religione, allegorie e identità nissena. Il museo, libero e accessibile, è una risorsa preziosa per locali, turisti e studiosi, custode di una storia che merita di essere riscoperta.

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