Gela. Non avrebbe saputo dare spiegazioni sulla provenienza di diversi bossoli e di almeno una cartuccia d’arma da fuoco ritrovati nella sua automobile.
Le accuse. A processo, è finito un operaio. Andrea G. deve rispondere alle accuse davanti al giudice Tiziana Landoni. “Ricordo che i bossoli – ha detto in aula un suo conoscente – li trovò a Montelungo. Erano sparsi tra la vegetazione”. Difeso dall’avvocato Salvo Macrì, l’imputato ha sempre escluso anomalie legate al possesso sia dei bossoli che della cartuccia. Non sarebbero collegabili alla possibile detenzione illecita di un’arma da fuoco. Per la difesa, infatti, proprio i bossoli vennero trovati dall’uomo nei pressi dell’ex poligono di tiro a Montelungo, escludendo quindi che l’operaio abbia avuto a disposizione eventuali armi.