Gela. In un territorio devastato per decenni dall’impatto industriale e ancora oggi contornato da vere e proprie bombe ecologiche, mai veramente disinnescate, potrebbero arrivare i carabinieri del Nucleo operativo ecologico. La decisione dovrebbe essere formalizzata a breve. L’assegnazione della sede proprio a Gela sembra essere più di un’ipotesi. I carabinieri del Noe, anche se non c’è ancora nulla di ufficiale, potrebbero trovare collocazione nel presidio di piazza Roma. I militari del nucleo ecologico sono specializzati nel contrasto agli illeciti ambientali e attualmente in Sicilia le sedi toccano solo le città di Palermo e Catania, anche se gli specialisti si muovono sull’intero territorio isolano. Quella gelese diventerebbe la terza sede, con competenze sull’intera provincia di Caltanissetta, ma non solo. La parola finale spetta al ministero e alle autorità. Ancora oggi, lo smaltimento illecito dei rifiuti, le maxi discariche abusive e la contaminazione di vaste aree, anche rurali, sono piaghe che affliggono l’intero territorio, per troppo tempo lasciato senza un vero controllo. Le bonifiche sono tutt’altro che vicine alla fase conclusiva e di recente l’amministrazione comunale ha firmato l’intesa con la Regione per i circa quindici milioni di euro che dovrebbero servire principalmente alla messa in sicurezza dell’ex discarica industriale Cipolla.
Il ciclo dei rifiuti è un altro capitolo da tempo sotto stretta osservazione, così come quello degli abusi nelle aree vincolate. In più occasioni, dai responsabili della Riserva Orientata Biviere è arrivata la richiesta di prendere in esame l’attivazione sul territorio del Nucleo ecologico dei carabinieri, che ora potrebbe concretizzarsi.