Gela. Dubbi sulla regolarità della lettura dei contatori e bollette esose. Nell’ultimo trimestre Caltaqua, società che gestisce il servizio idrico, le ha notificato il pagamento di 1536 euro. Una “cifra spropositata” rispetto ai 200 euro delle bollette precedenti. A lanciare l’accusa è Filippa Mazzara, residente in uno stabile in via Benedetto Croce al civico 63, convita che il contatore giri anche quando non eroghi acqua.
Nello stabile vivono otto persone e tre famiglie, come conferma la società Caltaqua nel replicare alle accuse. Secondo i portavoce della società spagnola che gestisce il servizio idrico “sono stati effettuati tre interventi tecnici che hanno confermato il perfetto funzionamento del contatore, escludendo eventuali manomissioni”.
La donna, Filippa Mazzara, minaccia di adire alle vie legali dopo aver già contattato carabinieri e la stessa Caltaqua.
La pensionata è un fiume in piena e nel calderone delle accuse inserisce anche la politica puntando l’indice sia contro l’ormai ex governatore Rosario Crocetta che sull’attuale sindaco, Lucio Greco, che da civico aveva cavalcato la questione idrica avviando una causa collettiva contro la società italo-spagnola. “Aveva assicurato che avremmo pagato il 50 per cento delle bollette – conclude Filippa Mazzara – Non fu cosi. Alle belle parole fummo costretti a replicare mettendo mano al portafogli per regolarizzare quanto richiesto da Caltaqua”.
