Bocciata l’area mercatale di Marchitello e gli atti adesso finiscono in Procura

 
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Gela. “Ritengo importante che il parere negativo sul trasferimento dell’area mercatale nella zona di Marchitello venga trasmesso ai magistrati della procura”.

Il dirigente del settore comunale urbanistica Emanuele Tuccio vuole approfondire ulteriormente i motivi che hanno indotto i tecnici di Palazzo di Città a dire no all’area, pubblica, di Marchitello per la collocazione delle bancarelle settimanali. Negli ultimi giorni, infatti, dopo diverse riunioni, l’ipotesi Marchitello sembra essere stata del tutto accantonata. “I tecnici – spiega il sindaco Angelo Fasulo – ci hanno comunicato che la zona di Marchitello non si presta a garantire la massima sicurezza per l’utenza e per gli esercenti. Si verrebbero a creare problemi anche dal punto di vista della viabilità e dell’accesso dei mezzi di soccorso. La carreggiata viene ritenuta fin troppo stretta”. Nelle scorse settimane, proprio il primo cittadino aveva dato mandato ai tecnici comunali che hanno redatto un parere sull’idoneità delle strade di Marchitello, a ridosso del complesso abitativo La Cittadella. Adesso, è arrivato un giudizio tutt’altro che favorevole. Il passaggio dall’attuale area di Settefarine, di proprietà del gruppo Missud, a quella di Marchitello, almeno stando ai funzionari del settore urbanistica, assicurerebbe un evidente riduzione dei costi. Per collocare, ogni martedì, le bancarelle del mercato nell’area di Settefarine viene versato un affitto annuo superiore ai 190 mila euro. Ad inizio dicembre, i militari della guardia di finanza acquisirono una serie di atti conservati negli uffici comunali e relativi, appunto, al caso del mercato settimanale. Intanto, visto il no a Marchitello, il sindaco ha scelto di prorogare la collocazione della bancarelle a Settefarine per almeno altri due mesi. “Devo capire – conclude il dirigente Emanuele Tuccio – se i tecnici abbiamo emesso parere negativo basandosi su dati concreti. Bisogna calcolare il numero preciso degli ambulanti in regola con i pagamenti che, di conseguenza, hanno diritto a montare le loro bancarelle. Se si paga per occupare un certo spazio, bisogna mantenerlo e non espandersi oltre le misure indicate. Ci sono tanti fattori da valutare. A me, interessa soprattutto tutelare le casse dell’ente e per questo motivo mi pare utile che a verificare gli atti siano anche i magistrati della procura”. Nei prossimi giorni, quindi, potrebbero emergere altre novità sul caso del mercato settimanale che, oramai, fa discutere da anni.

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