Gela. Il blocco degli sfratti, almeno fino al prossimo 30 giugno, è una scelta che la Cgil e il Sunia, a livello territoriale, hanno sostenuto. Adesso, c’è la conferma dal governo nazionale, con la norma inserita nel decreto cosiddetto “Milleproroghe”. Una soluzione che inevitabilmente si farà sentire anche in città, dove l’emergenza abitativa c’è ed è consistente. “Ricordiamo, però, che è sospesa l’esecutività degli sfratti e non l’avvio della procedura. Ciò vuol dire – spiegano Ignazio Giudice e Giuseppe Lombardo – che il proprietario potrà comunque adire l’autorità giudiziaria e chiedere lo sfratto ma, tuttavia, una volta ottenuto, non potrà metterlo in esecuzione”. Il segretario confederale della Cgil e quello provinciale del Sunia sono più volte intervenuti a sottolineare lo stato di enorme disagio che molte famiglie vivono negli alloggi popolari dello Iacp.
“Alla proroga del blocco degli sfratti, che interessa anche gli immobili ad uso non abitativo, il governo ha previsto comunque dei limiti. Si prevede inoltre per i proprietari solo un incentivo, nel caso di riduzione del canone di locazione. Ma non ha previsto alcuna agevolazione a favore dei proprietari di immobili locati, danneggiati dal mancato pagamento dei canoni di locazione. Si pensi che hanno dovuto provvedere al pagamento dell’Imu – aggiungono – pur non godendo degli immobili di loro proprietà. Un provvedimento atteso sia per la Cgil che per il Sunia. Lo è perché tutti abbiamo bisogno di garanzie e di godere del bene, oltre a pagare le tasse così come è giusto pagare il canone di locazione”.