Blitz "The Wall", Ferrara e altri coinvolti non parlano: Rinzivillo e Grillo respingono le accuse
Pm della Dda nissena e carabinieri hanno ricostruito un vasto traffico di droga, sotto l'egida del clan Rinzivillo
Gela. C'è chi ha scelto di fornire la propria versione dei fatti, rispondendo alle domande del gip del tribunale di Caltanissetta, e chi, invece, ha optato per il silenzio. In giornata, gli indagati raggiunti da misura di custodia cautelare in carcere, per i fatti dell'indagine “The Wall”, si sono presentati davanti al giudice, per l'interrogatorio di garanzia. Non ha parlato, avvalendosi della facoltà di non rispondere, l'avvocato Grazio Ferrara, difeso dal legale Salvatore Vitale. Per i pm della Dda nissena e per i carabinieri, sarebbe stato strettamente legato agli altri coinvolti, capace di garantire canali per il traffico di droga, oltre ad aver avuto la disponibilità di armi. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, Giuseppe Emmanuello, difeso dal legale Salvo Macrì, Luigi Rinzivillo, rappresentato dall'avvocato Rosario Prudenti, Alessandro Peritore, con l'avvocato Flavio Sinatra, Nunzio Caci, difeso dall'avvocato Davide Limoncello, Ali Messaoudi e Vincenzo Tilaro, rappresentati dall'avvocato Carmelo Tuccio, e Arnaldo Peritore, con il legale Cristina Alfieri. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, fornendo però dichiarazioni spontanee, Daniele Nocera. Il suo legale, l'avvocato Giuseppe Cascino, ha prodotto documentazione. Ha respinto le contestazioni, Giovanni Rinzivillo. Per gli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo di rilievo nell'organizzazione del traffico di droga. Assistito dall'avvocato Filippo Spina, ha invece negato di far parte dell'organizzazione per la droga e di avere legami con il clan. Ha escluso, ancora, qualsiasi coinvolgimento della moglie, Maria Grillo, attualmente ai domiciliari. Ha negato gli addebiti pure Rocco Grillo, che nel corso delle indagini è risultato in possesso di un telefono, per comunicare dal carcere. A sua volta, viene indicato tra i più presenti nel traffico di droga. Difeso dall'avvocato Davide Limoncello, ha preso le distanze dalla ricostruzione investigativa. Stando alla sua versione, avrebbe solo fornito alcuni contatti telefonici, senza prendere parte a vicende di compravendita di sostanze stupefacenti. Tra gli indagati sottoposti all'interrogatorio di garanzia, pure il palermitano Emanuele Del Noce, difeso dagli avvocati Giovanni Restivo e Domenico Trinceri.
14.9°