Blitz "The Wall", altri indagati: avrebbero fornito almeno un'arma a Ferrara
Attualmente, non sono sottoposti a misura. Si sono tenuti gli interrogatori preventivi
Gela. I pm della Dda di Caltanissetta e i carabinieri hanno stretto il cerchio intorno a un gruppo, ritenuto legato al clan Rinzivillo, che avrebbe gestito importanti tratte del traffico di droga. Il blitz “The Wall” ha condotto all'esecuzione di misure di custodia cautelare in carcere. Una notevole attenzione è stata concentrata sull'avvocato Grazio Ferrara, a sua volta raggiunto da misura di custodia in carcere. E' accusato di aver avuto un ruolo di rilievo nel traffico di sostanze stupefacenti, anche con contatti fuori dalla Sicilia. L'inchiesta, quanto agli indagati, è comunque più ampia. Si sono tenuti gli interrogatori preventivi per altri due coinvolti. Attualmente, non sono sottoposti a misura. Per gli investigatori, avrebbero avuto contatti con Ferrara, rispetto alle armi. Gli inquirenti, sono certi che gli abbiano fornito almeno una pistola, probabilmente modificata. Nel corso degli interrogatori pare abbiano esposto una loro versione, escludendo responsabilità. Non hanno negato i contatti con Ferrara ma sembra che neghino di averlo incontrato per consegnargli un'arma, probabilmente una pistola. Uno ha già precedenti analoghi, quanto alle armi. Sei anni fa, venne trovato in possesso della canna di una pistola e di svariate munizioni. Furono proprio i carabinieri ad arrestarlo. Sarà il gip del tribunale di Caltanissetta a decidere sulle eventuali misure. Entrambi hanno nominato legali di fiducia, gli avvocati Davide Limoncello e Carmelo Brentino.
15.1°