Gela. I loro legali di fiducia hanno respinto le accuse davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta. I difensori contestano le accuse. Ivan Casciana e Giuseppe Placenti hanno scelto il rito abbreviato, insieme ad altri quattro imputati coinvolti nell’operazione “Malleus”. Per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia nissena, avrebbero avuto un ruolo nel presunto giro di droga e armi legato al ricostituito clan Rinzivillo. Così, nelle scorse settimane, sono arrivate le richieste di condanna da parte dei magistrati della Dda di Caltanissetta. Otto anni e otto mesi per Ivan Casciana e otto anni e quattro mesi per Giuseppe Placenti. I loro difensori, gli avvocati Giacomo Ventura e Boris Pastorello, hanno ridimensionato le contestazioni. Casciana, stando alla difesa, non sarebbe mai entrato a far parte di un’organizzazione mafiosa, come indicato anche nel verdetto dei giudici del riesame. A rispondere alle richieste dei pm, nel corso della precedente udienza, era stato anche l’avvocato Antonio Gagliano per conto di Salvatore Stimolo.
I coinvolti nel blitz. I difensori degli altri imputati interverranno nel corso della prossima udienza già fissata per fine maggio. Sarà necessario, comunque, attendere il verdetto dei giudici della Corte di cassazione che dovranno pronunciarsi sulla possibile incompatibilità del giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta Francesco Lauricella. Stando al ricorso presentato dai difensori di alcuni degli imputati, il magistrato si sarebbe già pronunciato sugli stessi presunti affiliati al gruppo in altre fasi del procedimento. Proprio il gup, a sua volta, aveva già formalizzato una richiesta di astensione. Nel procedimento penale sono finiti anche Giacomo e Massimo Gerbino, Roberto Cosentino, Vincenzo Florio, Giuseppe Mangiameli, Alessandro e Davide Pardo, Gaetano Smecca e Giuseppe Schembri che dovrebbero a loro volta finire davanti al collegio penale. Il rinvio a giudizio è scattato per Domenico Trespoli, Valerio Longo, Giuseppe Lumia e Salvatore Di Nicola. Nel pool di difesa, inoltre, ci sono anche gli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Cristina Alfieri, Danilo Tipo, Giovanni Lomonaco, Salvo Macrì e Paola Turco.