Gela. È in corso il giudizio abbreviato scaturito dal blitz antimafia “Ianus”. Questa mattina, è stato sentito Giuseppe Domicoli, considerato tra i più attivi nel traffico di droga, anche per conto dei clan. Ha risposto alle domande dei pm della Dda di Caltanissetta e a quelle della difesa, con l’avvocato Davide Limoncello. Ha ammesso acquisti, anche consistenti, di sostanze stupefacenti ma escludendo di aver agito per conto delle famiglie di Cosa nostra, che per gli investigatori si erano riorganizzate principalmente per portare avanti l’affare della droga. Nel corso della prossima udienza toccherà ad altri due imputati, Mirko Salvatore Rapisarda e soprattutto Giuseppe Pasqualino, per gli investigatori uno dei punti di riferimento per le sostanze stupefacenti, vicino a Giuseppe Tasca (considerato capo della famiglia Rinzivillo e rinviato a giudizio per queste vicende). Davanti al gup del tribunale di Caltanissetta Lorena Santacroce, ne rispondono con il giudizio abbreviato, Giuseppe Alaimo, Massimiliano Astuti, Salvatore Azzarelli, Giuseppina Bonanno, Giuseppe Borgese, Salvatore Castorina, Alberto Pasquale Di Dio, Crocifisso Di Gennaro, Giacomo Di Noto, Giuseppe Domicoli, Graziana Domicoli, Dario Gagliano, Rocco Grillo, Giuseppa Lauretta, Angelo Lorefice, Daniele Mangiagli, Luca Marino, Salvatore Mezzasalma, Diego Milazzo (1994), Salvatore Nocera, Mohamed Matar Hassan Omar, Nicola Palena, Fabio Palumbo, Emanuele Pantano, Giuseppe Pasqualino, Alessandro Pellegrino, Alessandro Peritore, Calogero Orazio Peritore (collaboratore di giustizia le cui dichiarazioni sono state prodotte dai pm), Antonio Rapicavoli, Mirko Salvatore Rapisarda, Rocco Rinzivillo, Vincenzo Romano, Vincenzo Scerra, Carmelo Scilio, Giuliano Giovanni Scordino, Luigi Scuderi, Giuseppe Sicurella, Giuseppe Sinatra, Antonio Solazzo, Salvatore Taormina, Mario Tomaselli e Giuseppe Verdelli. Sono già stati rinviati a giudizio, Giuseppe Tasca, Vincenzo Alberto Alabiso, Rosario Greco, Benedetto Giuseppe Curva’, Ignazio Agro’, Loredana Marsala, Marius Vasile Martin, Vincenzo Mazzola, Diego Milazzo (1984), Morena Milazzo, Orazio Monteserrato, Brahallan Ivan Escobar Buritica, Gianluca Attardo, Maurizio Domicoli, Dario Rinzivillo, Andrei Pascal, Filippo Scordino e Giuseppe Terrasi. Sono state stralciate le posizioni di Giovanni Rinzivillo (difeso dagli avvocati Filippo Spina e Flavio Sinatra) e Gioacchino Giorgio, a seguito di eccezioni avanzate dai legali che li rappresentano.
Per Vincenzo Donzella, (con il legale Salvo Macrì), Samuele Rinzivillo (difeso dall’avvocato Carmelo Terranova) e Manuel Ieva (difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Luca Cianferoni), gli atti erano ritornati ai pm. In totale, sono sessantacinque gli imputati. Tra le parti civili, c’è il Comune di Gela, su mandato dell’amministrazione, rappresentato dall’avvocato Giusy Ialazzo. Sono parti civili inoltre il Ministero dell’interno, attraverso l’Avvocatura dello Stato (con il legale Giuseppe Laspina), il Comune di Canicattì e un’associazione antiracket. Fra gli avvocati di difesa, i legali Carmelo Tuccio, Angelo Cafà, Cristina Alfieri, Rosario Prudenti, Rocco Cutini, Domenico Cacocciola, Maria Lucia D’Anna, Salvatore Bruzillà, Dario Polizza Favaloro, Salvatore Pace, Giuseppe Cascino, Luigi Zinno, Andrea Giannino, Alfonso Abate, Antonio Montana, Calogero Meli, Gioacchino Marletta, Debora Speciale e Giuseppe Dacquì. In aula si tornerà a fine mese.