Gela. Il gup del tribunale di Caltanissetta Lorena Santacroce scioglierà la riserva sulle tante eccezioni avanzate dai difensori dei sessantacinque imputati, tutti coinvolti nel maxi blitz antimafia “Ianus”. Questa mattina, i legali hanno avanzato anche un’istanza di ricusazione nei confronti del giudice, perché già componente del tribunale del riesame che si occupò di alcuni ricorsi proposti da imputati nel procedimento in essere. Il Comune di Gela, attraverso il legale Giusy Ialazzo, e il Ministero dell’interno, con l’Avvocatura dello Stato (in aula il legale Giuseppe Laspina), hanno preannunciato l’intenzione di costituirsi parti civili nei riguardi di tutti gli imputati, accusati di fare parte delle famiglie di Cosa nostra degli Emmanuello e dei Rinzivillo, in base alle contestazioni riorganizzate principalmente per controllare il traffico di droga. La stessa iniziativa è stata annunciata dal Comune di Canicattì e da un’associazione antiracket. Sono imputati Giuseppe Tasca, Ignazio Agrò, Vincenzo Alberto Alabiso, Giuseppe Alaimo, Massimiliano Astuti, Gianluca Attardo, Salvatore Azzarelli, Giuseppina Bonanno, Giuseppe Borgese, Salvatore Castorina, Benedetto Giuseppe Curvà, Alberto Pasquale Di Dio, Crocifisso Di Gennaro, Giacomo Di Noto, Giuseppe Domicoli, Graziana Domicoli, Maurizio Domicoli, Vincenzo Donzella, Brahallan Ivan Escobar Buritica, Dario Gagliano, Gioacchino Giorgio, Rosario Greco, Rocco Grillo, Manuel Ieva, Giuseppa Lauretta, Angelo Lorefice, Daniele Mangiagli, Luca Marino, Loredana Marsala, Marius Vasile Martin, Vincenzo Mazzola, Salvatore Mezzasalma, Diego Milazzo (1984), Diego Milazzo (1994), Morena Milazzo, Orazio Monteserrato, Salvatore Nocera, Mohamed Matar Hassan Omar, Nicola Palena, Fabio Palumbo, Emanuele Pantano, Andrei Pascal, Giuseppe Pasqualino, Alessandro Pellegrino, Alessandro Peritore, Calogero Orazio Peritore, Antonio Rapicavoli, Mirko Salvatore Rapisarda, Dario Rinzivillo, Giovanni Rinzivillo, Rocco Rinzivillo, Samuele Rinzivillo, Vincenzo Romano, Vincenzo Scerra, Carmelo Scilio, Filippo Scordino, Giuliano Giovanni Scordino, Luigi Scuderi, Giuseppe Sicurella, Giuseppe Sinatra, Antonio Solazzo, Salvatore Taormina, Giuseppe Terrasi, Mario Tomaselli e Giuseppe Verdelli. La Dda ha intanto provveduto a depositare le dichiarazioni rese da un nuovo collaboratore di giustizia, il quarantenne Calogero Orazio Peritore, a sua volta coinvolto nell’inchiesta. Da alcuni mesi, ha scelto di parlare con i magistrati e con le forze dell’ordine.
In aula, si tornerà la prossima settimana. Secondo gli investigatori, le redini della famiglia di mafia dei Rinzivillo erano andate a Giuseppe Tasca mentre nel contesto degli Emmanuello un ruolo determinante lo avrebbe avuto Crocifisso Di Gennaro. I coinvolti sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Carmelo Tuccio, Salvo Macrì, Angelo Cafà, Cristina Alfieri, Rosario Prudenti, Rocco Cutini, Domenico Cacocciola, Maria Lucia D’Anna, Teres Raguccia, Salvatore Bruzillà, Dario Polizza Favaloro, Salvatore Pace, Giuseppe Cascino, Luigi Zinno, Andrea Giannino, Carmelo Terranova, Filippo Spina, Alfonso Abate, Luca Cianferoni, Danilo Tipo, Giacomo Ventura, Paolo Ingrao, Antonio Montana, Calogero Meli, Gioacchino Marletta, Debora Speciale, Ninni Giardina, Raffaela Nastasi, Giovanni Lomonaco, Salvatore Pennica e Giuseppe Dacquì.