Blitz "Hydra", iniziata requisitoria: Cerbo nei verbali parla dei Nicastro e della società gelese

I pm della Dda milanese a Cerbo hanno chiesto più volte di approfondire il ruolo di Gaetano Cantarella, sparito nel nulla quattro anni fa, probabilmente vittima di lupara bianca

11 novembre 2025 21:36
Blitz "Hydra", iniziata requisitoria: Cerbo nei verbali parla dei Nicastro e della società gelese -
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Milano. La Dda milanese, che ha coordinato la maxi inchiesta antimafia “Hydra”, ha voluto ribadire, in aula davanti al gup del tribunale del capoluogo lombardo, che il sistema mafioso, con una stretta collaborazione tra famiglie siciliane, calabresi e campane, c'era e si faceva sentire nell'hinterland e non solo. E' iniziata la requisitoria affidata ai pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane. In totale sono 146 gli imputati. Tra loro, i gelesi Dario Nicastro, Fabio Nicastro, Francesco Nicastro e Rosario Bonvissuto, saldamente radicati in Lombardia. La novità maggiore, nelle ultime settimane, è il contenuto dei verbali rilasciati dal nuovo collaboratore di giustizia William Cerbo, per gli investigatori diventato un referente, a Milano, della famiglia catanese dei Mazzei. Cerbo ha iniziato a raccontare tanti particolari di quella che per gli inquirenti era una vera e propria alleanza tra famiglie di mafia. Il suo è un excursus criminale che passa anche da Gela. Ai pm ha spiegato che rilevò un'azienda con sede legale in città, “la Nicastro costruzioni”. Lo avrebbe fatto incontrando un commercialista, "però non mi ricordo il nome". Sarebbe poi servita per mettere in piedi una delle tante scatole cinesi che venivano sistematicamente sviluppate, per fare soldi facilmente e lasciare tutto. Stando a Cerbo, la società era riconducibile ai Nicastro, imputati nel maxi procedimento in corso. Un aspetto che gli sarebbe stato riferito da un'altra figura, nel tempo vicina agli ambienti dei Nicastro, Gaetano Cantarella, poi scomparso nel nulla, probabilmente vittima di lupara bianca, nel febbraio di quattro anni fa. Pure su questo vogliono vederci chiaro i pm della Dda milanese che a Cerbo hanno chiesto più volte di approfondire il ruolo di Cantarella. Il collaboratore, in vari passaggi dei verbali, si riferisce spesso ai Nicastro, che però precisa di non conoscere personalmente, e a Cantarella. Per gli investigatori, Cantarella sarebbe stato ucciso per un debito maturato in ambienti criminali. Cerbo è ritornato sul periodo di detenzione a Genova, quando sarebbe entrato in confidenza “con uno dei Rinzivillo, si chiamava Samule”. Nel penitenziario ligure, avrebbe incontrato Rosario Bonvissuto. Ha fatto mettere a verbale di aver conosciuto, “nel 2010 a Roma” Antonio Rinzivillo. Secondo Cerbo, ci sarebbero stati legami tra i Rinzivillo e i Nicastro, che operavano in Lombardia, nella zona milanese e in quella della provincia di Varese. I pm hanno cercato di contestualizzare tutto ciò che potesse condurre a Cantarella e a un debito che avrebbe contratto con i Nicastro, del quale parla lo stesso Cerbo.

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