Blitz “Extra fines”, iniziata requisitoria pm Dda: ricostruita l’origine della maxi inchiesta antimafia

 
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Gela. Il ruolo del presunto boss Salvatore Rinzivillo e i cardini dell’inchiesta che hanno condotto ad individuare il nuovo nucleo dell’omonimo gruppo mafioso. I pm della Dda di Caltanissetta hanno iniziato la requisitoria che li condurrà alle richieste nei confronti di tutti gli imputati finiti davanti al gup del tribunale nisseno. Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Gli inquirenti hanno ricostruito stretti legami tra Rinzivillo e alcuni presunti sodali, in Italia e all’estero. Il gruppo avrebbe voluto giocare un ruolo importante in settori economici ritenuti strategici. Dalla Germania, sarebbero arrivate partite di droga, soprattutto attraverso l’intermediazione di Ivano Martorana, poi diventato stretto collaboratore di Rinzivillo. Nel corso dell’inchiesta, sono stati ricostruiti gli interessi della presunta organizzazione in varie province dell’isola, ma anche in altre regioni italiane. I contatti ci sarebbero stati con altri clan attivi fuori dal territorio della provincia di Caltanissetta. Davanti al giudice dell’udienza preliminare sono in totale dodici gli imputati.

Le richieste nei loro confronti dovrebbero essere pronunciate alla prossima udienza, mentre è in corso l’altro filone processuale, incardinato invece davanti al collegio penale del tribunale di Gela. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Enia, Roberto Afeltra, Cristina Alfieri, Giuseppe D’Acquì, Rocco Guarnaccia, Giovanni Lomonaco, Michele D’Agostino, Umberto Goffi, Angelo Pacchioni, Patrizio Mercadante, Domenico Mariani, Giuseppe Minà, Francesco Maggiolini e Pierpaolo Dell’Anno.

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