Gela. I legali degli imputati, coinvolti nell’inchiesta antidroga “Boomerang”, sono impegnati nelle conclusioni, esposte davanti ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, dopo che le condanne di primo grado sono state impugnate. L’avvocato Vittorio Giardino, nell’interesse di Gaetano Renna, condannato in primo grado a dieci anni di reclusione (in appello è stata chiesta la riduzione a sette anni e sei mesi), oggi ha approfondito soprattutto alcuni particolari delle intercettazioni, effettuate dagli investigatori. Secondo la sua linea, farebbero emergere valutazioni differenti sulla condotta dello stesso Renna. Non sarebbero state valutate alcune prove a suo favore. Tutti i legali di difesa contestano le decisioni emesse dal gup del tribunale di Caltanissetta, al termine del giudizio di primo grado. La procura generale ha chiesto la conferma delle decisioni, anche se con pene più limitate. Sono stati chiesti quattordici anni e dieci mesi per Giacomo Gerbino, considerato la vera mente del traffico di droga e dei contatti con catanesi e vittoriesi (in primo grado è stato condannato a sedici anni e quattro mesi di detenzione). Tredici anni per Virgilio Terranova (in primo grado quattordici anni e otto mesi); dodici anni per Salvatore Valenti (il gup l’ha condannato a quattordici anni e otto mesi); nove anni per Fortunato Vella (in primo grado dieci anni e otto mesi); otto anni e quattro mesi per Bartolomeo Palmieri (la condanna del gup è stata a dieci anni in continuazione); sette anni e sette mesi per Giovanni Tumino (nove anni in primo grado); sette anni e un mese a Salvatore Raniolo (condannato dal gup a otto anni e otto mesi); due anni e due mesi per Carmelo Pelligra (due anni e otto mesi in primo grado); due anni e nove mesi per Giuseppe Iapichello (condannato a tre anni e quattro mesi in primo grado).
Altri presunti complici, in ordinario, sono a processo davanti al collegio penale del tribunale di Gela. Le difese hanno sempre escluso l’esistenza di un’organizzazione, impegnata nello spaccio di droga su ampia scala. I carabinieri e i pm della Dda nissena misero a segno il blitz, ritenendo che gli imputati avessero strutturato contatti con importanti fornitori, sia etnei che vittoriesi. Sono stati individuati i grossisti e i presunti corrieri della droga. In aula, si tornerà a fine novembre. I coinvolti sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Carmelo Tuccio, Vittorio Giardino, Davide Limoncello, Paola Carfì, Angelo Cassone, Saverio La Grua, Matteo Anzalone, Calogero Vinci, Filippo Pino e Dario Polizza Favarolo.