Gela. I pm della Dda di Palermo e i poliziotti della squadra mobile di Agrigento li considerano soldi legati al traffico di droga. A Giuseppe Domicoli, arrestato nelle scorse settimane nel corso del blitz “Hybris”, erano state sequestrate somme per circa sessantaduemila euro, ritrovate durante le perquisizioni. I giudici del tribunale del riesame di Palermo, accogliendo in parte il ricorso della difesa di Domicoli e della sorella (con l’avvocato Davide Limoncello), hanno disposto il dissequestro di gran parte della somma. Sono stati restituiti almeno quarantamila euro. Secondo il legale, non ci sarebbe una correlazione tra l’indagine e quella disponibilità economica.
Domicoli, che ha diversi precedenti penali sempre per droga, è tra i gelesi che avrebbero strutturato un canale preferenziale con i licatesi, proprio per piazzare sostanze stupefacenti. Questa è la linea seguita dagli inquirenti. Il trentatreenne rimane in carcere. Sempre i giudici del riesame, su iniziativa difensiva, hanno annullato l’aggravante dell’ingente quantità. Permane, allo stato, la misura detentiva.