Gela. Un confronto interno è indispensabile e probabilmente si terrà al rientro dalla breve pausa estiva ferragostana. Si capirà meglio se l’intergruppo “Unità progressista” avrà ancora le gambe politiche per reggersi in piedi. In questi ultimi mesi, i consiglieri Virginia Farruggia, Alessandra Ascia e Paola Giudice, si sono trovati davanti a dinamiche, soprattutto di aula, che non hanno determinato scelte assunte all’unisono. L’intergruppo doveva essere la base per l’alleanza progressista, finalizzata alle amministrative del prossimo anno. Tra gli obiettivi, un’aggregazione di centrosinistra che potesse far convogliare in un unico progetto anche i dem e i civici di “Una Buona Idea”. Le disavventure del Pd cittadino e le scelte dei civici hanno man mano fatto comprendere che la prospettiva dell’alleanza non è in assoluta salvaguardia. Il gruppo di “Rinnova”, al quale fa riferimento il consigliere Ascia, non fa mistero di aver ricevuto inviti dal centrodestra, anche regionale, per un dialogo più approfondito. L’ha confermato uno dei fondatori, il medico Giampaolo Alario. Le scelte di Ascia in consiglio, inoltre, non sempre si sono delineate sulla scia di quelle della grillina Farruggia e dell’indipendente Giudice.
Proprio il vicepresidente del civico consesso, che si richiama all’area di sinistra, ritiene essenziale una valutazione più complessiva da fare anzitutto tra le forze dell’intergruppo. Anche la grillina Farruggia pare pronta ad incontrare gli altri pezzi politici dell’iniziativa formalizzata lo scorso anno ma che nel tempo ha subito una decelerazione evidente. Un chiarimento che dovrà dire se ci siano ancora i presupposti per creare un’alternativa all’amministrazione Greco e al centrodestra, in chiave centrosinistra. In questo periodo, come abbiamo già riportato, sono principalmente i grillini intenzionati a mantenere vive le sorti di un’eventuale coalizione.
