Biviere, Sughereta e Santo Pietro, può nascere un parco naturalistico regionale: tavolo a fine mese

 
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Il lago Biviere

Gela. Il progetto è ambizioso e potrebbe creare opportunità naturalistiche forse decisive per i territori di Gela, Niscemi e Caltagirone. Le tre amministrazioni comunali hanno avviato un dialogo sulla nascita di un parco naturalistico regionale che metta insieme la Riserva Biviere, l’area della Sughereta e il bosco di Santo Pietro. A fine mese, in città, si terrà un incontro operativo. L’appuntamento è in municipio, con le delegazioni dei Comuni e degli enti coinvolti. Un parco naturalistico regionale genererebbe un polo attrattivo per il turismo e per lo studio su vari fronti. Si tratta di aree sotto tutela per la loro biodiversità. “Un’importantissima azione di tutela del territorio e del paesaggio”, dice il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Un obiettivo che si prefiggono anche il primo cittadino Lucio Greco e la sua amministrazione oltre che quella calatina, con l’assessore alla transizione ecologica Laura Lodato che sta seguendo questi sviluppi. Ora, il dialogo diventa concreto e sarebbe una risposta non secondaria in un percorso di risanamento ambientale che la città sta affrontando dopo decenni di industrializzazione pesante.

Due anni fa, Emilio Giudice, responsabile della Riserva Biviere, parlò del progetto di un parco della Piana di Gela, capace di coinvolgere questi territori. La proposta la fece durante un incontro pubblico e rilevò “un certo interesse da parte del sindaco”. Poi, non ci furono sviluppi concreti. Il Biviere, la Sughereta e il bosco di Santo Pietro, sono baluardi naturalistici in questo territorio e un parco regionale determinerebbe un maggior riscontro anche sul piano dei fondi da destinare alla tutela e ad un modello diverso di sostenibilità. Il dialogo può andare avanti e una prima verifica è fissata appunto a fine mese.

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