Biodiversità, coltura e pescato: la ricetta di comune e scuola all’Expo 2015

 
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Gela. Le ricchezze gastronomiche, tra colture e pescato, e i beni archeologici della città, saranno il biglietto da visita dell’amministrazione comunale a Expo 2015.

Ieri, l’assessore all’Istruzione Giovanna Cassarà, e il sindaco Angelo Fasulo, hanno ufficializzato la presenza all’evento mondiale con Tonino Collura, coordinatore tecnico del Gac (gruppo di azione costiera, unicità del golfo) e dei dirigenti delle tre scuole gelesi che saranno presenti alla fiera mondiale di Milano. Si tratta della scuola media “Ettore Romagnoli”, retta da Sandra Scicolone, del liceo scientifico “Elio Vittorini” presieduto da Angela Tuccio e dall’itis “Ettore Majorana”, guidato da Andrea Tommaselli.

“Le scuole gelesi sono le uniche del territorio provinciale ad essere state ammesse all’Expo – assicura l’assessore Cassarà – Siamo riusciti ad ottenere una presenza partecipando al bando emanato dall’assessorato Cultura e pesca della Regione”. “Il Gac insieme alle scuole punta a rilanciare la biodiversità che contraddistingue il nostro trerritorio – assicura Collura – Costruiremo una rete per analizzare i contenuti delle nostre produzioni in modo da legare il prodotto all’appartenenza territoriale. Oltre alle colture il mare rappresenta una grandissima ricchezza. Dobbiamo creare una economia partendo dalla storia dei nostri territori. Come la filiera del grano, la coltivazione del cotone e il consumo del pescato tradizionale. Sono tutte filiere che si possono mettere in moto. Esiste un percorso che coinvolge imprenditori e università”. “Con le attività internazionali la nostra scuola ha una certa dimestichezza – dice Scicolone – Stiamo coinvolgendo 22 bambini della classe seconda, in un progetto ampio legato all’alimentazione sul gusto come conoscenza”. “Abbiamo coinvolto anche un medico Asp – incalza il dirigente dell’Itis – I ragazzi devono capire cosa mangiano per evitare certi cibi spazzatura”. “Partendo dall’archeologia punteremo alla valorizzazione delle risorse del nostro territorio” – conclude Angela Tuccio dello scientifico.

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