Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato è la soglia essenziale per affrontare, e progressivamente superare, il dissesto dell’ente comunale dichiarato lo scorso anno. Il sindaco Di Stefano ha voluto mantenere per sé la delega in materia e sta cercando di coordinare un lavoro assai difficile. L’inevitabile interfaccia è la burocrazia municipale, a partire da quella degli uffici finanziari. Domani, è in programma un confronto a tutto tondo. Il sindaco, come ha più volte detto, vorrebbe avere in mano la bozza del bilancio stabilmente riequilibrato non oltre il mese di ottobre. In queste settimane sono state condotte attività sui riaccertamenti dei residui attivi e passivi e sui debiti fuori bilancio. A fronte di riunioni ministeriali, Di Stefano è tornato ad insistere per una maggiore celerità. Domani, potrebbe essere la volta di un faccia a faccia con i revisori dei conti: li ha convocati alla riunione, al culmine di dure critiche che ha mosso verso il loro modus operandi. Per Di Stefano, i tre professionisti del collegio tendono a “fare politica” intervenendo su aspetti “non di loro competenza”.
Il sindaco si è riferito alle valutazioni che i revisori hanno posto durante l’audizione in commissione bilancio. Ai consiglieri hanno comunicato che i tempi per il varo del bilancio stabilmente riequilibrato potrebbero essere molto più lunghi rispetto a quelli annunciati invece proprio da Di Stefano. Una posizione che ha fatto scattare la reazione politica del primo cittadino, fermo nel sostenere che “i revisori devono occuparsi solo del rilascio dei pareri sugli atti e non di altro”. Dallo strumento finanziario passano gli equilibri amministrativi del municipio ed è ormai evidente che il sindaco vuole mettere il sigillo al processo finalizzato a superare il dissesto.