"Bilancio per risanare, verifica? Giusto che sindaco non cambi", Caci: "700 mila euro con Mpa, non si millanti"

Caci qualche messaggio, senza troppo fragore, lo invia agli alleati, soprattutto ai pentastellati. Il tema è quello del fondo da oltre 700 mila euro che la Regione ha concesso all'ente comunale

02 dicembre 2025 18:32
"Bilancio per risanare, verifica? Giusto che sindaco non cambi", Caci: "700 mila euro con Mpa, non si millanti" -
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Gela. Domani, tutta la maggioranza consiliare sarà chiamata a un voto compatto per il bilancio stabilmente riequilibrato, che segna la tappa essenziale in questa prima fase del governo cittadino del sindaco Terenziano Di Stefano. In aula, è quasi scontato che i sostenitori del sindaco, sotto le insegne di Pd, M5s, Mpa-Grande Sicilia e “Una Buona Idea”, saranno per il sì allo strumento finanziario, essenziale nel percorso di superamento del dissesto. Gli autonomisti ne sono convinti. “Ritengo che il voto favorevole al bilancio, con tutti i pareri a supporto rilasciati dagli organi di controllo, sia nell'interesse della città così come della maggioranza e della stessa opposizione – dice il referente territoriale autonomista Rosario Caci – noi siamo a sostegno di questo progetto e vogliamo dare garanzie alla città. Il bilancio stabilmente riequilibrato, dopo poco più di un anno di governo, è un risultato fondamentale”. I lombardiani stanno rafforzando la loro presenza nella compagine del primo cittadino, coperta da diversi mesi ormai pure con la rappresentanza consiliare, affidata a Lucia Lupo. Il dopo bilancio, in casa maggioranza, potrebbe segnare una fase di verifica interna. Il sindaco Di Stefano non sembra troppo concentrato su eventuali ridefinizioni di giunta e di strategia. Gli autonomisti si rivedono pienamente in questo modo di procedere. “I risultati ci sono e sono di qualità – aggiunge Caci – siamo convinti che si possa andare avanti senza mutamenti. Chiaramente, se ci saranno partiti che chiederanno un confronto sarà giusto che il sindaco prenda in considerazione queste esigenze”. Dall'Mpa, di fatto, si dà carta bianca a Di Stefano, che fino a oggi, nonostante le polemiche che hanno toccato pure il fronte lombardiano, non ha mai messo in discussione il rapporto con il gruppo. Invece, Caci qualche messaggio, senza troppo fragore, lo invia agli alleati, soprattutto ai pentastellati. Il tema è quello del fondo da oltre 700 mila euro che la Regione ha concesso all'ente comunale, perché in dissesto. “Esprimiamo grande soddisfazione per il decreto firmato dal presidente della Regione e titolare della delega alle autonomie locali, Renato Schifani – concludono Caci e gli altri esponenti Mpa – è un risultato politico chiaro e inequivocabile, che conferma ancora una volta l'attenzione verso i territori in difficoltà. Grazie all'emendamento alla legge finanziaria fortemente voluto dal nostro parlamentare regionale Giuseppe Lombardo, la città riceverà 702 mila euro. Risorse essenziali per coprire il disavanzo, garantire servizi essenziali e assicurare i costi del personale in soprannumero. Si dà stabilità all'ente. A scanso di equivoci e per fare chiarezza sui millantati meriti, questo è un risultato frutto non di proclami tardivi o di protagonismi dell'ultima ora ma di un percorso nato, costruito e portato a termine con coerenza e determinazione, attraverso il lavoro serio, responsabile e coerente del nostro Movimento e dell'onorevole Lombardo. Insieme all'onorevole Lombardo vogliano assicurare risanamento e continuità amministrativa. Il nostro impegno va oltre ogni appartenenza politica”. I cinquestelle, con i parlamentari regionali Nuccio Di Paola, alleato degli autonomisti in città, e Angelo Cambiano, la scorsa settimana avevano invece rivendicato il “successo” del fondo da 702 mila euro, indicando l'azione pentastellata alla base dell'emendamento per i Comuni in dissesto.

In foto l'autonomista Rosario Caci

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