“Bilancio giunta Greco è fallimentare”, Pellegrino: “Nessun passo in avanti”

 
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Pellegrino parla di un bilancio "fallimentare" e di un sindaco impegnato solo a garantirsi i numeri in consiglio

Gela. “Il bilancio, dopo almeno quindici mesi di governo della città, secondo me è fallimentare. E’ sotto gli occhi di tutti”. Il consigliere comunale di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, tra gli esponenti di opposizione che comunque non ha mai chiuso la porta al dialogo con la maggioranza del sindaco, lo spiega alla ripresa delle attività, anche all’assise civica. “Non c’è programmazione – aggiunge – non sono stati fatti passi in avanti in nessun settore e sono dispiaciuto per questo. Non è un attacco strumentale, ma fondato su dati oggettivi. Basta parlare con la gente, che è sempre più lontana dalla politica”. Le emergenze che il sindaco Lucio Greco, anche in campagna elettorale, aveva promesso di voler affrontare da subito, secondo il consigliere di centrodestra non hanno trovato soluzione. “La vicenda idrica tutto si può dire salvo che sia stata risolta, addirittura il sindaco Lucio Greco e il presidente Ati Massimiliano Conti hanno dimostrato di avere posizioni differenti – dice ancora – anche sui rifiuti non c’è stata la svolta. Abbiamo subito definanziamenti pesanti dalla Regione ma non ho sentito una voce forte, anzi gli assessori regionali neanche si sono presentati in consiglio comunale”. Il nulla di fatto politico e amministrativo, descritto da Pellegrino, trova sostanza nelle sorti della giunta Greco. “Troppe anime e non sono riusciti a trovare la quadra – dice ancora – con questa legge elettorale che ha assicurato a Greco una maggioranza blindata, avrebbero dovuto lavorare in assoluta tranquillità, ma così non è stato. Io sono abituato, anche per ragioni di lavoro, a pensare che ad un problema debba poi corrispondere una soluzione. Tutto questo manca, a livello amministrativo”. Una disamina piuttosto impietosa, che però non è un atto di totale chiusura. Pellegrino, anche negli ultimi mesi, non ha mancato di condividere atti e richieste con gruppi di maggioranza, ad iniziare da “Libera-mente”.

“Io sono leale e coerente con le mie posizioni politiche – conclude – il mio gruppo di riferimento è quello dell’onorevole Pino Federico e continuerà ad esserlo. Decideremo la collocazione, anche in vista delle regionali. Per il resto, se ci sono atti che possono assicurare vantaggi alla città, continuerò a condividerli, non solo con “Libera-mente”, ma anche con Pd o “Una Buona Idea”, non fa differenza. Credo che per lo sviluppo della città sia importante superare le appartenenze politiche, che rimangono e vanno difese. Se è necessario, si vada anche a Palermo, purché ci sia una vera volontà di difendere il territorio”. Il sindaco, mercoledì (per valutare il piano triennale delle opere pubbliche ha esteso l’invito anche all’opposizione), cercherà un nuovo confronto, anche se dai banchi “avversi” lo scetticismo non manca.

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