Bilancio, dem: "Da Scuvera solo alibi per voto, norma su royalties del sindaco e già voluta da Speziale"

Scuvera ha rivendicato i meriti del governo Schifani rispetto alle misure rivelatesi decisive per arrivare al bilancio stabilmente riequilibrato

06 dicembre 2025 08:08
Bilancio, dem: "Da Scuvera solo alibi per voto, norma su royalties del sindaco e già voluta da Speziale" -
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Gela. "Stupore" per le dichiarazioni del parlamentare Ars di Fratelli d'Italia Salvatore Scuvera. La dirigenza del Pd, attraverso la segreteria, non condivide per nulla la disamina del deputato regionale, che ieri, come abbiamo riportato, ha rivendicato i meriti del governo Schifani rispetto alle misure rivelatesi decisive per arrivare al bilancio stabilmente riequilibrato. "Esprimiamo stupore per le dichiarazioni dell'onorevole Salvatore Scuvera sui lavori del consiglio comunale di mercoledì, che ha approvato a larga maggioranza il bilancio, con il sostegno completo dei partiti di maggioranza e anche con il consenso di Italia Viva, Forza Italia, Lega e del consigliere del gruppo misto Grazia Cosentino, e con le astensioni di Fratelli d' Italia e della Dc. La dirigenza di Fratelli d' Italia cerca impossibili alibi per giustificare il mancato voto favorevole al bilancio riequilibrato. Sarà la città sovrana a trarne il giudizio", fanno sapere dalla segreteria del Pd. Come spesso capitato, i democratici mettono il sigillo sulla norma "sblocca royalties", alla base del risanamento. "Per quanto riguarda l'importante e tanto menzionata norma sulle royalties va detto con chiarezza e verità che è stato possibile l'utilizzo a seguito di uno emendamento proposto dall'allora parlamentare regionale Lillo Speziale, nel 1999, fatto proprio dal governo di centrosinistra guidato dall'onorevioe Capodicasa. Pertanto, senza quella norma madre non avremmo potuto avere la vigente legge votata nella finanziaria del 2024, definita anche "salva Gela". La norma è stata ideata, voluta e scritta, dal sindaco Terenziano Di Stefano, dall'onorevooe Lillo Speziale e da un segretario generale di altra provincia. L'emendamento in materia è stato fatto proprio e presentato dal gruppo oarlamentare del Pd e i seguito preso in carico dal governo regionale e approvato. L'emendamento non ha avuto alcun parere negativo da commissioni Ars ed è quello votato dal governo regionale", concludono i dirigenti democratici.

In foto il segretario cittadino Arancio, il capogruppo Orlando e il vicesegretario Di Dio

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