"Bilancio cruciale", Arancio: "Allargamento va deciso insieme, Di Stefano bis? Se daremo risultati"
Su un piano programmatico, ci sono tante affinità con la visione del primo cittadino. Se la casella è quella della strategia politica e della governance, i democratici però si riservano più di qualche sottolineatura
Gela. “Un incontro costruttivo”, lo definisce così il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Arancio, riferendosi alla riunione tenutasi ieri, in municipio, con il sindaco Terenziano Di Stefano. “Andiamo avanti”, aggiunge. I democratici hanno sentito l'esigenza di un faccia a faccia con il primo cittadino, non solo in termini programmatici. E' evidente, non da ora, che i dem attendono di avere un peso nel governo locale, pari all'esito elettorale dello scorso anno, che li ha visti concludere la gara elettorale, risultando il secondo partito in assoluto in città e il primo della coalizione del “modello Gela”. Arancio, però, tiene a precisare che “se tutto si dovesse ridurre alla rappresentanza, non sarebbe più politica”. Il segretario, infatti, pare ribadire che quella del Pd non è una tabella dettata al sindaco, che a sua volta non sembra intenzionato a vincolarsi seguendo schemi precostituiti. “E' stato importante aver fatto il punto sul programma – aggiunge il segretario Pd – il bilancio rimane decisivo. Non dimentichiamo che nei prossimi mesi, altri dipendenti comunali andranno in pensione e la situazione generale sarà da vera e propria emergenza, con pochissimo personale
a disposizione. Avere il bilancio stabilmente riequilibrato consente di aprire nuove possibilità per l'ente e noi siamo convinti che sullo strumento finanziario bisogna accelerare al massimo. I molti cantieri avviati sono un aspetto che caratterizza la città e non si vedevano così tanti lavori pubblici, ormai da decenni. Dobbiamo essere bravi nel concludere tutto entro il prossimo anno, rispettando le scadenze dei finanziamenti. Subito dopo la festa patronale, partirà il cantiere della rete fognaria di Manfria, altro intervento cruciale. Se ne parla da almeno quarant'anni e fino a oggi non era mai stata concretizzata. Il Pd ha lavorato molto per arrivare a questo obiettivo e siamo certi che si possano realizzare pure i sucessivi stralci progettuali, per le aree limitrofe a Manfria”. I dem, che in giunta schierano gli assessori Giuseppe Fava (anche vicesindaco) e Peppe Di Cristina, non si sentono affatto estranei al progetto del sindaco e all'alleanza strutturata un anno fa. Su un piano programmatico, ci sono tante affinità con la visione del primo cittadino. Se la casella è quella della strategia politica e della governance, i democratici però si riservano più di qualche sottolineatura. Come abbiamo riportato ieri, al termine della riunione, il sindaco è stato molto chiaro nel ribadire che il cammino va tracciato insieme a tutti gli alleati e con i partiti che intenderanno avvicinarsi al “modello Gela” e al programma per la città. Inoltre, per la prima volta, si è toccato il tema della ricandidatura di Di Stefano. “L'allargamento ad altri partiti? E' una questione che va affrontata con tutta la maggioranza e con gli alleati, coinvolgendo i livelli provinciali e regionali – conclude Arancio – se ne riparlerà successivamante, comunque dopo l'approvazione del bilancio. E' un cantiere che va oltre la dimensione cittadina. La ricandidatura del sindaco? Tutti i progetti amministrativi vengono strutturati su una prospettiva di dieci anni, per dare continuità. Se saremo in grado di mantenere il ritmo attuale, se riusciremo a concludere tutti i cantieri, compreso quello del secondo tratto del lungomare, io sono d'accordo. Percepisco che la città sta dando riscontro a questa amministrazione. Per ora, andiamo avanti. Siamo arrivati a chiarimenti che potranno essere utili nel prosieguo”.
In foto il segretario cittadino Pd Giuseppe Arancio
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