Bilancio, altri riaccertamenti completati: gli atti potrebbero finire ai nuovi revisori

 
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Il sindaco Di Stefano insieme a consiglieri e assessori

Gela. Nonostante le tante sollecitazioni politiche di queste settimane, in municipio sta proseguendo l’attività propedeutica per il bilancio stabilmente riequilibrato, vero e proprio obiettivo del sindaco Di Stefano e della sua amministrazione, nel complesso tragitto per superare il dissesto. Domani, il primo cittadino coordinerà una riunione di giunta, aperta ai dirigenti e al segretario generale. Servono gli ultimi atti, quelli che ancora mancano all’appello. Sono stati pubblicati i tanti riaccertamenti dei residui attivi e passivi, soprattutto per il 2022. Il sindaco manterrà la delega al bilancio, almeno fino a quando non si arriverà al sì definitivo per lo strumento finanziario. Approvarlo significherebbe accendere opzioni che fino a oggi non ci sono mai state tra quelle attivabili, compresa la possibile assunzione di un nuovo dirigente. Per la maggioranza, inoltre, il bilancio significherà l’inizio del ragionamento finalizzato alla riduzione delle tasse, punto nodale su un piano politico. Prima di tutto si dovrà completare questa fase e mettere poi le carte sul tavolo dei revisori comunali. Non sarà un aspetto da sottovalutare. Il sindaco infatti sta riflettendo molto su questo punto. A marzo, sarà in scadenza il mandato dei tre professionisti del collegio dei revisori. L’amministrazione comunale potrebbe attendere l’avvento dei nuovi, che saranno estratti a sorte, così come prevede la normativa in materia.

“Sicuramente, vogliamo approvare il bilancio in giunta – dice Di Stefano – se i revisori attuali rimarranno in carica non oltre metà marzo, sarà più giusto che a occuparsene siano i nuovi revisori. Dare gli atti ai revisori in carica che rimarrano solo per dieci o quindici giorni mi pare inutile”. Il collegio attuale è lo stesso che ha attraversato la fase più difficile della crisi finanziaria del Comune, sfociata nel dissesto. Su un piano pratico, ci sono state spesso distanze enormi tra l’organo di controllo e la parte politica, sia durante l’amministrazione Greco sia rispetto al percorso avviato dall’attuale giunta.

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