Gela. Dopo tre anni di chiusura e una inaugurazione “fake” sull’onda della incombente campagna elettorale sembra che ci sia finalmente uno spiraglio per vedere riaperta la Biblioteca comunale.
Lo scorso maggio l’amministrazione uscente si esibì in un taglio del nastro che poi rivelò soltanto locali vuoti e incompleti. Ed in effetti la data scelta per quella che doveva essere una inaugurazione, venerdì 17, fu profetica rispetto al destino della struttura comunale.
Oggi a distanza di 6 mesi da una presunta riapertura, frettolosamente ribattezzata come consegna dei locali, la biblioteca è ancora parzialmente deserta.
Ieri il sindaco Terenziano Di Stefano ha voluto effettuare un sopralluogo per capire i tempi di una possibile e stavolta reale riapertura.
Nella giornata di oggi finalmente verrà collegata la linea internet e quella telefonica, qualche arredo è stato sistemato ma ben 4000 libri continuano a giacere da circa tre anni dentro degli scatoloni ammassati all’interno dell’ex chiesetta San Biagio, in balìa dell’umidita e dei topi che, a giudicare dalla nutrita presenza di escrementi al suo interno, frequentano la chiesetta abitualmente.
Per sistemare gli ultimi 4000 libri e per tirarli fuori dagli scatoloni ci vogliono però gli scaffali adeguati, mancano però i fondi per poterli acquistare. Ecco perché il sindaco lancia un appello ad imprenditori e club services.
“Il mio appello va a tutti i cittadini di buona volontà –dice il primo cittadino – affinchè ci diano una mano ad acquistare la scaffalatura mancante per posizionare gli ultimi libri. Non appena saranno sistemati la biblioteca potrà finalmente essere restituita alla città nel giro di poche settimane”.