BERGAMO (ITALPRESS) – Si chiama “Bene FAI per tutti” ed è il progetto del Fondo per l’Ambiente Italiano per ampliare sempre più il pubblico in visita ai diversi beni sparsi in tutta Italia offrendo anche alla persone con disabilità intellettiva di poter apprezzare i tesori artistici e architettonici custoditi.Attualmente rientrano nel progetto Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa e Collezione Panza a Varese, Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), Negozio Olivetti a Venezia, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), Torre e Casa Campatelli a San Gimignano (SI), Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM), Bosco di San Francesco ad Assisi (PG), Casa Noha a Matera, Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, Giardino della Kolymbethra ad Agrigento.A questa lista si aggiunge oggi Palazzo Moroni, edificio del Seicento costruito dall’omonima famiglia a Bergamo Alta. Le prime aperture da parte del FAI, relative ai giardini, risalgono al giugno 2020 nella pausa tra i primi lockdown. Nel settembre 2021 sono state aperte le sale del Seicento e nel novembre 2023 il resto del palazzo.L’iniziativa – ideata e realizzata dall’èquipe di Museo per tutti dell’associazione L’abilità Onlus e resa possibile grazie al sostegno di Viatris – negli anni ha coinvolto sempre più Beni del FAI in tutta Italia, e per ognuno di essi è oggi possibile scaricare dal sito www.benefaipertutti.it apposite guide in linguaggio semplificato (adatte sia ad adulti che a bambini e ragazzi), costantemente aggiornate grazie a un importante lavoro d’èquipe multidisciplinare, che ha visto all’opera l’èquipe di Museo per tutti e il personale del FAI. Si tratta di testi in linguaggio Easy to read e in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) arricchiti con fotografie, illustrazioni e mappe, che rendono la visita un’esperienza inclusiva e piacevole e che permettono agli ospiti e ai loro caregiver (genitori, insegnanti, accompagnatori) di familiarizzare con i luoghi e apprenderne la storia, le caratteristiche e le curiosità in modo coinvolgente, grazie a strumenti di comunicazione studiati per ridurre lo stress e le difficoltà di comprensione del contesto delle persone con disabilità, rimuovendo le barriere di tipo cognitivo che impediscono loro di essere parte attiva della visita.Le guide, sia quelle in linguaggio semplice sia quelle in CAA, si articolano in tre parti: informazioni logistiche per organizzare la visita, approfondimenti storici sul luogo e schede descrittive specifiche su opere e sale per invogliare il visitatore a soffermarsi.Presso Palazzo Moroni sono già disponibili entrambe, come pure le guide tattili per persone ipovedenti o cieche. Il prossimo step è realizzare entro la fine del 2025 guide video in LIS e sottotitolate e un ascensore per agevolare l’accesso ai piani superiori del palazzo.”Il progetto “Bene FAI per tutti” ha l’obiettivo di far sì che quante più persone possibili possano fruire di luoghi di bellezza e cultura. Il tutto è inserito in un quadro più ampio perchè va a completare un’offerta di visita che prevede percorsi tattili, percorsi con videoguide in LIS. E’ il tassello che ci permette di rendere sempre più accessibili i luoghi di cultura in maniera facile e stimolante”, ha dichiarato Laura Suzzani, responsabile coordinamento offerta visita FAI.”Questo è il terzo anno che sosteniamo il progetto “Bene FAI per tutti”, un’importante iniziativa che offre accesso alla cultura a tutti, senza alcuna distinzione”, ha commentato Fabio Torriglia, Country Manager di Viatris Italia. “In Viatris, l’accesso è fondamentale per la nostra mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase. Prende il via dalla nostra capacità di offrire in modo sostenibile farmaci di alta qualità alle persone, indipendentemente dal luogo o dal contesto di riferimento. Ma il nostro impegno per l’accesso va oltre: diamo il nostro contributo alla creazione di comunità sane e inclusive, dove tutti hanno accesso alle stesse opportunità. Collaborando con FAI a questo progetto, possiamo avere un impatto sulla vita di queste persone, dei loro caregiver e dell’intera comunità”.Carlo Riva, Direttore di L’abilità Onlus e ideatore di Museo per tutti, ha posto l’attenzione sul concetto di diritto alla cultura: “quando parliamo di persone con disabilità intellettive, il diritto alla cultura è uno dei diritti poco riconosciuti, cadendo nelle stereotipo che queste persone difficilmente possano capire i concetti, le parole e il vocabolario legato alla cultura. Palazzo Moroni è un esempio di come questo pregiudizio vada cancellato, creando linguaggi specifici e strumenti adeguati per permettere a queste persone di avvicinarsi ad opere d’arte e luoghi di cultura e comprenderli”.”Questo continuo equilibrio tra la dimensione abitativa e quella più museale e di rappresentanza si respira nelle pagine illustrate dei materiali realizzati per questo imponente palazzo. Nelle guide abbiamo descritto con grande cura sia le decorazioni originali, come i dipinti presenti nella Sala dell’Età dell’Oro, sia gli arredi aggiunti successivamente, in armonia con l’identità dello spazio – ha spiegato – E’ un viaggio nel tempo e negli ambienti che, in un intenso lavoro educativo, abbiamo raccontato in pagine dove gli occhi e la mente dei bambini e degli adulti con disabilità intellettiva si attivano per imparare ad osservare, e soprattutto comprendere, la bellezza della storia e dell’arte con più stimoli che il palazzo presenta in contemporanea: affreschi, dipinti, mobili, funzioni delle sale e giardino”.-foto xh7 Italpress- (ITALPRESS).