Gela. Il taglio dei fondi della darsena commerciale è l’ultimo caso che ha scosso gli equilibri interni all’amministrazione comunale. Il sindaco Lucio Greco e i suoi assessori sono nell’occhio del ciclone e, almeno per ora, non hanno reso note particolari repliche. La fronda interna esiste, ma anche l’opposizione guarda alle difficoltà che l’amministrazione sta affrontando. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sandra Bennici ritorna a chiedere le dimissioni di Greco. Lo ha fatto anche nel recente passato. “E’ una città ormai destinata ad un declino irreversibile, perché gli attuali rappresentanti del governo locale non sanno far valere le profonde ragioni del necessario riscatto a favore di una popolazione che ha subito danni gravissimi. Sono state intaccate le acque e il territorio, oltre all’aria malsana respirata per oltre sessant’anni e in ultima analisi è stata deteriorata la salute della collettività. Dopo tutti questi insuccessi, questi schiaffi e sonore sberle politiche – dice Bennici – non resta altro che chiedere con gentilezza l’elemosina, perché di elemosina si parla quando si esulta perché due progetti sono stati salvati, rispetto a 185 milioni persi. L’amministrazione è fiduciosa, solo perché forse ha già perso tutto quello che poteva perdere e non è rimasto più nulla”. Per Bennici, l’attuale giunta somiglia ai musicisti del Titanic, che “continuavano a suonare mentre colava a picco”. Fratelli d’Italia, partito del consigliere, sostiene il governo Musumeci ma non ha partecipato al voto in commissione bilancio Ars. “E’ stata una scelta politica – dice il deputato Gaetano Galvagno – non abbiamo reputato di sostenere il definanziamento. Tutti i documenti contrari a questa nostra scelta, sono soltanto dei falsi”.
Secondo il consigliere, bisogna andare oltre le appartenenze. “L’orgoglio di essere gelesi ci deve fare reagire a prescindere da qualunque appartenenza di partito – continua – non si può sempre assistere così come fu fatto quando senza colpo ferire fu chiuso lo stabilimento. Dobbiamo svegliarci e agire con una forte protesta che possa, passando da Palermo, arrivare fino a Roma. Gela è una città che è stata sempre tradita dai propri amministratori”. Senza uno “scatto d’orgoglio” da parte di Greco, allora per Bennici sarà meglio ritornare alle urne.
L’orgoglio di essere gelesi ???????alla dottoressa Bennici gli è rimasta questa frase ( copia e incolla), quando era assessora di Crocetta.
La situazione catastrofica attuale , voglio ricordare ai lettori di commenti, è figlia di Crocetta, prima come sindaco e subito dopo come governatore .
Sempre a criticare e mai ad una opposizione costruttiva.
Forse alcune cose non vanno per il verso giusto per la signora Bennici & Company.