Gela. Le fiamme vennero bloccate in tempo, evitando danni peggiori all’attività commerciale, un bar a Caposoprano. Su quei fatti, pare che le indagini si siano ampliate e anche l’antimafia di Caltanissetta starebbe effettuando approfondimenti. Il danneggiamento del bar “Lory” risale a tre anni fa e fu il terzo episodio, nell’arco di pochi giorni, dopo i devastanti roghi del bar “Belvedere” e del B-Cool. Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti e le indagini non sono ancora chiuse. I pm della procura ottennero un provvedimento di custodia cautelare per il trentottenne Giovanni Botta. Nei suoi confronti, però, le restrizioni sono venute meno, anche a seguito di accertamenti tecnici e all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Sono state tutte revocate. Venne disposto un esperimento giudiziale e l’esperto nominato escluse una corrispondenza fisica tra l’incendiario ripreso dalle telecamere e l’unico indagato, che difeso dal legale Filippo Spina ha sempre escluso di essere coinvolto nell’incendio. Ha respinto qualsiasi ipotesi di tentativi di estorsione.
Il fascicolo è anche all’attenzione della Dda nissena, che potrebbe arrivare ad ulteriori determinazioni.
