Bar “Belvedere” distrutto dalle fiamme, giovane accusato torna libero: ha obbligo di firma

 
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L'incendio devastò il bar "Belvedere"

Gela. I domiciliari gli erano stati concessi ad inizio dicembre, dopo diversi mesi di detenzione in carcere. Il venticinquenne Vittorio Graziano Comes, adesso, torna libero. Il gup del tribunale gli ha imposto il solo obbligo di firma. Una decisione arrivata a seguito della richiesta avanzata dal suo legale, l’avvocato Davide Limoncello. Dovrà comunque attendere l’esito dell’udienza preliminare per l’accusa di aver dato fuoco al bar “Belvedere” di viale Mediterraneo. La detenzione scattò dopo l’arresto per questi fatti. I pm della procura lo hanno individuato, anche analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’attività commerciale. I carabinieri avviarono indagini, fino ad arrivare all’arresto. La difesa ha sempre messo in dubbio l’effettivo coinvolgimento del giovane.

Il bar venne letteralmente distrutto dal fuoco e in udienza preliminare anche il Comune si è costituito parte civile. Molti elementi riscontrati dagli inquirenti confermerebbero che ci sia stata la mano di Comes dietro al devastante incendio.

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